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l'intervista
09 Gennaio 2020
Serafini (©Alessio De Luca)
Ci sono calciatori che sono una rarità come nel professionismo anche nel variopinto mondo dei dilettanti.
Gente che ha dei valori ben precisi che rispetta alla lettera, attraverso un grado di cultura che gli consente di vivere una passione in modo serio, professionale ma al contempo col sorriso stampato sulle labbra. Lorenzo Serafini, attaccante da poco tornato a vestire una maglia a lui molto cara, quella del Montalto, ha ora un preciso obiettivo nella testa: condurre il club gialloblù alla salvezza nel girone A della Promozione laziale. “Montalto - racconta Serafini - è per me una piazza speciale. Ho accettato di tornare a calcare il prato del Martelli dopo aver superato uno spiacevole infortunio che mi ha portato a prendere con la mia precedente squadra, la Vigor Acquapendente, una decisione alla fine consensuale: la separazione appunto. Sono cose che nel calcio capitano”. L’attaccante viterbese ha vinto con le maglie di Montalto e Cpc le ultime due edizioni della Coppa Italia per club di Promozione. “E ne vado fiero oltre che orgoglioso. Adesso per me conta soltanto far bene a Montalto. Ho recuperato la forma migliore e sono pronto a mettermi a disposizione dei tanti giovani che fanno parte della rosa diretta da mister Pera, col fine di trasmettere la giusta mentalità che reputo sia fondamentale per poi ottenere l’obiettivo che la proprietà ha stabilito”. I goal Serafini li ha sempre fatti. Ed è proprio da lui che il Montalto, giustamente, si aspetta molto in fase realizzativa. “Il compito di una punta è gonfiare le reti avversarie ma la mia missione qua a Montalto è anche aiutare la società a far lievitare un progetto che verte sui giovani e sul senso di appartenenza ad una maglia senza dubbio prestigiosa nel panorama calcistico laziale”. L’ex attaccante della Compagnia Portuale commenta poi in conclusione la prima di ritorno che opporrà lui ed i suoi compagni alla malmessa CSL Soccer. “Non dobbiamo essere presuntuosi ma vivere la gara del Gagliardini con estrema umiltà: è un match spartiacque per la CSL ma molto importante anche per noi”.
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