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L'intervista
20 Marzo 2020
Giovanni Salerno
E' entrato in corsa a stagione in corso Giovanni Salerno. Dopo il saluto con la Monti Cimini il direttore sportivo viterbese si è legato al Bomarzo portando la sua esperienza per cercare di centrare una salvezza alla portata, ma che si è complicata con il passare delle settimane. Discorso che verrà ripreso quando il campionato riprenderà, ora la testa è da un'altra parte "Stiamo vivendo con apprensione ed allo stesso tempo fiducia come tutto il popolo italiano. Tutti i ragazzi del Bomarzo con le loro famiglie stanno rispettando i diktat del governo e, per quello che possono, all' interno delle loro abitazioni si tengono in movimento, ma parlare di allenamento vero e proprio mi sembra esagerato" Il lavoro è propedeutico al rientro in campo che Salerno valuta in questo modo " Il mio punto di riferimento su una ipotetica ripartenza delle discipline sportive di gruppo, calcio compreso, la associo con la riapertura delle scuole. Quando ripartirà l'anno scolastico vedrò la ripresa dei campionati più vicina. Mi auguro di sbagliarmi ma credo che nel mese di aprile staremo ancora fermi. Se non si riparte entro le prime due settimane di maggio vedo difficile la regolare conclusione dei tornei. Questa è una battaglia prettamente sanitaria, si deve tornare a stare tutti insieme solo quando le società e quindi i ragazzi avranno garanzie di contagio del virus uguale a zero. Dovessero sospendere definitivamente i campionati ci atterremo alle disposizioni di chi ha potere decisionale" Un calcio che comunque inizia già a far sentire la sua mancanza "Prima di tutto ci manca la nostra vita quotidiana, le nostre abitudini, la nostra libertà. Poi vengono le passioni, gli hobbies, lo sport. La passione per il calcio regna in Italia, è infa, figuriamoci a noi del settore che dopo una giornata lavorativa o di studio non vediamo l'ora di correre dietro un pallone" Ed infine un pensiero "Il mio pensiero va a chi non ce l'ha fatta ed a chi sta lottando contro questa cosa pazzesca che nessuno di noi avrebbe mai immaginato. Un immenso grazie ed un 'non mollate' a medici, infermieri e volontari che tutti i giorni sono praticamente in guerra. E poi a tutti noi una supplica nell' attenerci scrupolosamente alle regole che ci dicono di rispettare"
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