Cerca

l'intervista

CSL Soccer, a tutto Pallassini "Sarà una stagione complicata"

Il nuovo tecnico dei rossoblù si è insediato in estate e sta spingendo il suo gruppo sotto i canoni della meritocrazia

23 Settembre 2020

CSL Soccer, a tutto Pallassini "Sarà una stagione complicata"

Alessandro Pallassini

Il suo cognome, grazie a lui, nel calcio, a Civitavecchia, è sinonimo di classe ed eleganza. Alessandro Pallassini, è stato un calciatore dalla tecnica al limite dell’infinito. Classe 1976, ha appeso le fatidiche scarpette di cuoio dopo ben 42 primavere. La sua brillantissima carriera ha avuto l’epilogo nella terra dove il sogno, ad Empoli, era iniziato: ovvero nella regione Toscana. Di incroci criptici, del resto, questo nostro amato sport, ne disegna a volontà.Oggi Pallassini, indossa umilmente i panni dell’allenatore. "Ho assunto il ruolo da tecnico alla CSLSoccer con la consapevolezza di dover affrontare una stagione complicata per il format del campionato ormai prossimo all’inizio e per il livello qualitativo dei club inclusi nel girone A. Coi miei giocatori sono stato chiaro; dobbiamo raddoppiare gli sforzi sin da subito e per tutto l’arco dell’annata poiché vivremo gare difficili e dovremo farlo tenendo un'attenzione ai particolari ed un’intensità generale come gruppo coeso, sempre molto alta”. Sono le parole ma sopratutto i concetti di un uomo che, allo sport, ha dato già tantissimo. "Ho sempre pensato al calcio in maniera responsabile. Non ho rimpianti e vado fiero di tutto ciò che ho prodotto nel corso degli anni. Adesso, mi piace mettermi in discussione in una realtà atipica, dove c’è necessità di colmare il gap con chi ha una solidità  economica radicata nel tempo. Sarà necessario farlo attraverso il lavoro appassionato da svolgere con meticolosità sul terreno di gioco". Il girone A è un raggruppamento di ferro: per la CSL Soccer avvio da brividi: Canale Monterano al Tamagnini e Tolfa allo Scoponi. “Meglio tendenzialmente incontrare subito le big: giocheremo entrambe le gare consapevoli dei valori altrui ma anche della fiducia che nei miei ragazzi vedo aumentare: la forza mentale di un gruppo può far compiere imprese importani". .La vittoria ottenuta ai rigori col Passoscuro in Coppa, è il balsamo ideale che districa nodi radicati, nati prima della pandemia e durante l’estate, nella mente dei ragazzi. “Francamente si -prosegue il nuovo tecnico rossoblu- al primo approccio ho trovato una squadra disorientata e per certi versi impaurita. Piano piano stiamo ricostruendo da una buona base, cercando di far ritrovare l’entusiasmo perduto, in ogni componente della rosa. Col Passoscuro ho notato progressi sotto ogni aspetto ma ciò significa poco. Il calcio vive di prove e domenica ne abbiamo una vera: ci stiamo preparando per giocare un match di livello. Sarà tutto complicato col Canale Monterano perché loro hanno qualità, fisicità e soprattutto esperienza. Dobbiamo essere ulteriormente stimolati da tutto ciò". Il finale è, intellettualmente discorrendo, di spessore. "Alleno perché mi piace -conclude- non mi sono mai piegato a compromessi ma sono emerso soltanto grazie alle capacità che ho mostrato. Non giudico nessuno ma ai miei calciatori cerco di insegnare solo un concetto che è quello di una meritocrazia che io stabilisco solo attraverso il sudore profuso sul terreno di gioco. Ho conosciuto solo questo metodo nella mia vita e ne vado onestamente molto fiero".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni