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29 Settembre 2020
Neoporomossa, col ripescaggio, a pochi giorni dall'inizio della nuova stagione. Il Setteville ha avuto poco tempo per pensare alla nuova realtà del torneo cadetto e ci si è immerso immediatamente, senza paura. Un atteggiamento che ha fruttato alla formazione di DiVico il passaggio del turno in Coppa (eliminando tra l'altro una grande come la Lodigiani ndr) ed il primo successo stagionale nello scontro, apparentemente, diretto con il Bellegra. 180 minuti vissuti intensamente, con l'undici tiburtino che ha il rapporto gol fatti - gol subiti più alto di tutta la cadetteria: 9 - 6. Numeri che sono in controtendenza al leitmotiv del calcio contemporaneo, soprattutto italiano. Partendo dal vertice più alto, la Juventus (con la gestione Sarri che è stata sì vincente, ma ha cambiato registro) spesso, per non dire sempre, la squadra che vince è quella che incassa meno gol e diversi tecnici teorizzano proprio su questo aspetto: se non le prendo, vado avanti. Un concetto che sfugge via a velocità massima dall'idea, fin qui mostrata, del pallone che hanno al Cardinal Dall'Acqua. Il Setteville si è preso le sue prime soddisfazioni stagionali vedendo gonfiarsi la rete più e più volte, davanti ai suoi occhi e alle sue spalle. Nella sfida contro la Lodigiani era sotto di due gol all'8' della ripresa, poi ha saputo riprenderla nel giro di 4' (il pareggio è stato costruito tra il 19' ed il 23') e di ribartarla 11' dopo essere andata in svantaggio. Il gol della sicurezza arriva al 35' e a nulla vale il nuovo tentativo di rincorsa biancorosso, visto il centro di Scuotto in pieno recupero. Canone inverso, o quasi, nel match d'esordio col Bellegra in campionato. Il Setteville prende quasi subito il largo, poi si complica la vita, ma alla fine prende i tre punti. A fine primo tempo è avanti per 3-0, poi nella ripresa gli ospiti alzano i giri e trovano dall'11' al 37' (con due gol segnati nell'arco di 5' per il momentaneo 3-3) il pareggio. E' di Titocci al 40' il gol decisivo. Nel complesso, quindi, il Setteville dei suoi nove centri ne ha messi dentro tre nel primo tempo e ben sei nella ripresa mandando a segno ben otto calciatori, con Scuotto che hanno timbrato due volte il cartellino. Continuare così non sarà semplice, perché il rischio che comporta di provare a farne sempre uno in più e mai uno in meno è sempre molto alto, ma senza dubbio va premiato lo spirito di una squadra che è entrata in scena in un torneo quando ormai non ci sperava più.
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