L'intervista
Ciccarelli, questioni di cuore "Il Cos ha quel qualcosa in più"
Il bomber è tornato nella società che l'ha lanciato da piccolo. L'inizio di stagione è già davvero promettente
Da sempre lo chiamano il Toro, perché è un centravanti vecchio stampo, uno di quelli quasi impossibile da marcare, perché se si mette di spalle la palla non la vedi e lui, perché sa come si fa, si gira e fa male. Punta la porta e carica, raramente non sbaglia. Finora l'ha messa dentro 221 volte, ma a quasi (da domani) 36 anni non sente la fatica e come un toro continua a trainare gruppo e sgrullare reti. Mauro Ciccarelli è però meno cattivo di quello che il suo soprannome cela. Il trasferimento al Nuovo Cos Latina è stato per lui una questione di cuore ed il suo rapporto con i giovani dimostra quanto si possa essere mansueti e d'esempio all'interno di un gruppo che punta in alto. "Ho iniziato a giocare con questo club quando avevo cinque anni, poi ho avuto tantissime esperienze. Per me tornare qui è stato come ricominciare, ha un valore in più e l'ho preso come una sfida. E' una società che nel frattempo è diventata sempre più importante e si è arricchita di tante persone di valore, sia a livello tecnico che a livello organizzativo. In particolare Andrea Bellamio, col quale ho giocato, ed il suo staff sono davvero di prim'ordine. Il mister è preparatissimo e meticoloso, a livello del professionismo. Si aggiorna moltissimo ed utilizza tanti metodi, anche tecnologici. Insomma, cura il dettaglio, un aspetto che in un campionato difficile come il nostro è fondamentale oltre ad essere un arricchimento personale. Quel che soprattutto però ci può far andare avanti è l'essere davvero un gruppo di amici e la dimostrazione l'abbiamo data nell'ultima partita vinta contro l'Alatri. Quando abbiamo segnato il terzo gol al 95' tutti eravamo in campo per festeggiare, nessuno escluso. Questo qualcosa vuol dire, senza uno spirito del genere non si può arrivare da nessuna parte. Contro l'Alatri abbiamo fatto una grande prestazione, anche se sul rigore che ho conquistato sono stato...furbo (ride ndr). Però avevamo tanta voglia di ribaltarla. Dal 90' al 95' abbiamo battuto cinque calci d'angolo, segno di una pressione molto forte e di tanta volontà. Il girone E è davvero tosto, le formazioni ciociare sono tutte ben organizzate e se serve da qui in avanti si spalleggeranno, rendendo più difficile la corsa delle pontine. E' un campionato quindi davvero bello e noi dovremo sfruttare ogni gara fino alla fine. All'interno dello spogliatoio ci siamo fatti una promessa ed ogni martedì prima dell'allenamento la ricordiamo tra noi. E' questo che ci tiene insieme verso l'obiettivo". Obiettivo che, però, Mauro Ciccarelli ha anche in chiave personale. "Ogni anno che passa fai un bilancio di quello che hai fatto e pensi a ciò che potrebbe essere. Io mi sento davvero bene ed ho tanta voglia di giocare e questa me la regalano ancor di più i giovani del gruppo. Quei giovani che magari ogni tanto qualcuno bistratta e che invece fanno salire il livello della competizione, spingendoti a fare qualcosa in più, sempre. So di aver perso il treno importante, ma non ci penso proprio a buttare via quel che ho fatto fin qui. Fin quando ne avrò voglia e sentirò di star bene continuerò. Sono arrivato a 221 gol in carriera, quel che voglio raggiungere è prima di tutto la doppia cifra in stagione, poi toccare almeno cifra tonda nel computo totale". 230? 240? Chi lo sa. La stagione è appena iniziata ed il Toro ha già colpito...