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Il bomber del Ceccano racconta il suo 2020, un anno davvero duro e non solo a causa della pandemia
30 Gennaio 2021
Vincenzo Compagnone, bomber del Ceccano
Sono tempi duri per tutti, da febbraio 2020 il quotidiano non è stato più lo stesso. Dalle restrizioni agli obblighi, dalla paura del contagio alle difficoltà economiche c'è bisogno di tanta forza di volontà per tirare avanti, cercando di non farsi travolgere dalle disgrazie che la pandemia sta causando. Per tutti, è vero, ma per ragazzi come Vincenzo Compagnone tutto questo è ancora più difficile. Perché quando a soli 24 anni perdi definitivamente un genitore ogni complicazione può ingigantirsi. Ma Vincenzo è riuscito a rialzarsi, con tutta la forza che ha e, appena qualche ora dopo la scomparsa della mamma, è sceso in campo ed ha segnato quattro gol. Un segnale chiaro da parte sua, la forza di volontà di non mollare mai come quando lotta dentro l'area di rigore per i colori del Ceccano, e dal cielo, senza dubbio. "Per me è stato un anno davvero particolare, tralasciando il discorso legato alla pandemia. Non riuscivo a credere a quanto era successo". L'intervista integrale sarà disponibile sul giornale in edicola lunedì 1 febbraio, acquistabile anche tramite la nostra edicola digitale
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