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l'intervista

Mirco Carlini ed il suo Ceccano "Bel mix tra giovani ed esperti, giusto lo stop"

Il tecnico, attualmente terzo con i rossoblù, analizza la prima parte di stagione ed i recenti sviluppi legati al Covid

11 Gennaio 2022

Mirco Carlini

Mirco Carlini, allenatore da due stagioni del Ceccano

E' una delle pretendenti al primo posto, l'unico sicuro che porta in Eccellenza, ed ha anche fatto importanti passi in avanti in Coppa, tanto è che dovrà giocare, quando possibile, il terzo turno dopo due successi in trasferta. Il Ceccano, quindi, sta rispettando i pronostici di inizio stagione ed alla sua guida c'è, come l'anno scorso, Mirco Carlini, un'autentica istituzione al Popolla "Il bilancio è ampiamente positivo. Siamo terzi in classifica e abbiamo superato due turni di Coppa vincendo due gare difficilissime in trasferta, a Tecchiena e Roccasecca. Sono contento dell’ambiente che si è creato. Uno spogliatoio ben amalgamato tra i più grandi e i tanti giovani, stiamo facendo davvero bene.  In accordo con la società abbiamo deciso di portare avanti un progetto che vede al centro i nostri giovani. In diverse gare abbiamo giocato con quattro o anche cinque di loro contemporaneamente in campo. Ho impiegato 15 ragazzi in età di lega, facendone esordire tanti, e tutti si sono sempre fatti trovare pronti. Questo ci permette di guardare al futuro con ottime prospettive, perché già dal prossimo anno si potrà giocare con la stessa formazione, con giovani che avranno accumulato un anno di esperienza importante a questo livello.Il rammarico più grande di questa prima fase di stagione è stata la perdita immediata per infortunio di Paolo Seppani, che speriamo di riabbracciare presto in gruppo. Altra nota negativa quella degli scontri diretti con Monte San Biagio e Tecchiena, affrontati con assenze pesantissime che ne hanno condizionato il risultato". Assenze che dunque hanno condizionato diverse sfide, come quella del 23 dicembre, arrivate per impegni lavorativi di alcuni giocatori rossoblù. Tema che si collega alla sospensione del campionato per via dei troppi rinvii causati dai contagi. Secondo il tecnico "Sospendere per due o tre settimane è la decisione più corretta, ripartendo dai primi di febbraio e allineando tutte le squadre. Noi abbiamo avuto già due gare rinviate e, in caso di mancata sospensione, ci saremmo trovati a recuperarle in troppi turni infrasettimanali, in cui molti giocatori avrebbero problemi ad essere presenti. Siamo dilettanti e la maggior parte dei calciatori lavora. Già nel turno del 23 dicembre abbiamo pagato lo scotto delle assenze dovute a motivi di lavoro. Senza sospensione il campionato sarebbe falsato e per il regolare svolgimento dello stesso, andrebbe rivisto il protocollo, anche alla luce delle nuove norme sulla quarantena in vigore da qualche giorno". 

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