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girone E
La formazione ciociara ha ricordato ancora per una volta il giovane che venne ucciso davanti un locale di Alatri, al quale è stato intitolato lo stadio
08 Marzo 2022
Il Tecchiena sotto lo striscione dedicato ad Emanuele Morganti
Il dilettantismo è il calcio della gente, molto più di quanto possa raccontarlo il professionismo, con le sue adunate da decine di migliaia di spettatori, sempre meno frequenti peraltro tra le recenti normative anti-Covid ed i risultati prodotti dall'onda lunga delle pay tv. Paesi, quartieri, si stringono attorno a quella che è una passione ma anche una delle più semplici formule dello stare insieme. Ogni domenica ci si esalta e ci si infuria per un risultato o per un gesto tecnico, poi al triplice fischio ci si ritrova al bar a commentare, spesso ricordare. Ricordare momenti passati di tante stagioni ormai ingiallite, oppure chi non c'è più e che quei momenti li ha vissuti affianco a te settimana dopo settimana. Non per fede o chissà quale ideale, ma soltanto perché in qui 90 minuti si racchiude l'orgoglio di appartenere ad una comunità pronta a prendersi la scena un passaggio dopo l'altro. A Tecchiena il senso di identità è molto forte. Il club è orgogliosamente da anni in Promozione e rappresenta una frazione di Alatri da poco più di 5000 anime. Il dualismo con il club verderosa è presente ma non è mai salito alle luci della ribalta per chissà quale forma di opposizione, anche perché nel tempo le due società hanno avuto un passo completamente diverso, in positivo guardando al rendimento biancazzurro. 5000 persone che si sentono parte di un'unica cosa e che dentro al Castello, così chiama, anzi chiamava, il teatro delle imprese di Cestra e compagni fanno corpo unico con la squadra dentro e fuori dal campo, soprattutto quando c'è da ricordare un amico. Emanuele Morganti, questo il suo nome, un ragazzo che nel 2017 venne aggredito da un branco (aggiungete voi di cosa) e nella fuga trovò poi la morte. Un amico di tutti che è stato ricordato ancora una volta dopo il successo del Tecchiena contro l'Hermada. Biancazzurri sotto lo striscione che riporta il suo nome per una vittoria bella ed in rimonta. Un nome che è stato ormai scolpito nella roccia e rappresenterà il futuro del Tecchiena da qui in avanti. A lui è stato intitolato lo stadio dove i biancazzurri continueranno a rappresentare la loro comunità, una volta di più, ancora più vicini.
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