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l'intervista

Carbognano, un quinto posto da applausi. Cavalletto racconta la stagione gialloverde

Il ds, architetto della squadra affidata prima a Boccia poi a Proietti, descrive la prima stagione del club nel torneo cadetto

25 Maggio 2022

Fabio Cavalletto

Fabio Cavalletto, direttore sportivo del Carbognano

Buona la prima per il Carbognano, senza ombra di dubbio. I gialloverdi hanno vissuto il loro esordio in categoria quest'anno, con un'iscrizione ed una costruzione arrivata quasi fuori tempo massimo. Il lavoro del club non è stato però affatto frettoloso, anzi, il Carbognano è stato costruito con delle buone fondamenta che, come possiamo intuire dalle parole del direttore sportivo Fabio Cavalletto, serviranno per la prossima stagione. "Ci tengo a sottolineare che i meriti non sono di una sola persona - esordisce - ma c'è stato un grosso lavoro di tutto il team, sia sul campo che a livello dirigenziale. La società era tutta nuova ed aveva bisogno di una sua strutturazione, ma i presidenti Ciappici e Bartone hanno fatto calcio a livelli più alti della Promozione e quindi è stato semplice poi trovare la quadratura. Io sono venuto a Carbognano per fare calcio, e basta. Spesso ci sono situazioni di compromesso che a me non riguardano, non fanno parte della mia logica: se devo averne preferisco stare fermo. Poi è ovvio, quello che fai deve essere giudicato e penso che sia andata abbastanza bene. Sapevamo della qualità del materiale umano che avevamo e che questa squadra poteva dare tanto".

Il cambio di allenatore: arriva Proietti

Una squadra che ad un certo punto della stagione si è trovata ad avere un nuovo tecnico. "Ho scelto Marco Proietti perché avevo bisogno di un tecnico con altre caratteristiche rispetto a Boccia, con il quale avevamo iniziato la stagione e che ringrazio per l'impegno che ha infuso nel progetto. Con Marco abbiamo giocato spesso con 5-6 under titolari ogni domenica. La gestione dei giovani in questi campionati è fondamentale, possono fare bene o meno, l'importante è avere un allenatore che in un certo senso gli stia addosso, facendo mantenere alta la loro concentrazione. In questo il mister è stato molto bravo".

Gli infortuni ed un abbraccio a Manuel Flore

Proietti che, oltre alle difficoltà del campionato ha dovuto anche scontrarsi con tanti, troppi, infortuni "E' stata una stagione complicatissima sotto quest'ultimo aspetto, soprattutto sulla fascia sinistra. La riapertura del mercato ci ha permesso di prendere poi dei ragazzi che ci hanno aiutato a crescere, tra questi Manuel Flore, al quale abbiamo dedicato ogni nostra goccia di sudore e questo piazzamento finale. Gli auguro di tornare quanto prima ad una vita normale. Il suo incidente ci ha molto colpito e compattato, abbiamo lottato ancora di più. A questo si è legato un fortissimo senso di appartenenza verso la maglia che ci ha dato la spinta necessaria per fare bene. In Promozione se riesce a correre di più e ad avere la concentrazione al massimo per tutta la gara puoi fare strada". Un quinto posto che, dunque, rappresenta il punto di partenza per questo Carbognano che non ha nessuna intenzione di fermarsi "Con la società abbiamo strutturato un piano quadriennale. Il primo si è concluso così, dandoci modo di gettare le basi per qualcosa di importante. Voglio ringraziare tutti, dalla dirigenza e allo staff che tutti i giorni lavorava sul campo per far sì che questa squadra potesse dare il meglio". 

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