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l'intervista
Il difensore rimarrà ai box per un po': in attesa di tempi migliori questa la sua analisi sul periodo che sta vivendo e non solo
18 Ottobre 2022
Lorenzo Barbaria, qui con la maglia del Santa Maria
Un'estate in cui ha dovuto rinunciare alla maglia con cui è cresciuto e si è fatto apprezzare. Un nuovo inizio con un tecnico che si fida ciecamente di lui ed un nuovo club per cui lottare, lo Sporting Ariccia. Poi l'infortunio, il tempo che scorre più lento e la rabbia per non poter essere in campo a dare il proprio contributo in un gruppo che ha bisogno di una scossa già dal prossimo match. In strettissima sintesi è questo il passato ed il presente di Lorenzo Barbaria, esterno che sa giocare a tutta fascia e che al termine dell'esperienza col Santa Maria delle Mole si è tuffato nel nuovo progetto castellano.
Hai subito un infortunio che di fatto fa slittare l'inizio del tuo campionato: come ti senti in questo momento e in quanto speri di poter tornare? "Purtroppo ho subito un brutto infortunio muscolare che mi terra fuori dal campionato almeno fino a dicembre, sto lavorando tanto con i fisioterapisti e spero di poter anticipare i tempi anche se purtroppo quelli muscolari sono infortuni che vanno trattati bene perché le ricadute sono sempre dietro l’angolo e spesso sono anche peggio dell’infortunio stesso. Moralmente, come è normale che sia, sono un po’ giù, perché non poter essere in mezzo al campo con i miei compagni a lottare per me è massacrante, ma so chi sono i miei compagni di squadra li sto imparando a conoscere. So per certo che giocheranno e daranno l’anima anche per me che sono fuori come è successo domenica, e questo un po’ mi rincuora".
Fino a questo punto della tua carriera ti era mai capitato di fermarti per lungo tempo? "Sì, non è la prima volta che purtroppo subisco un brutto infortunio, mi è capitato anche all'inizio dell’anno scorso quando mi sono rotto il legamento della caviglia e quattro anni fa quando mi sono rotto il collaterale. Purtroppo sono abbastanza abituato a queste situazioni di recupero da un infortunio, ma sono sempre tornato al massimo della forma e sarà così anche questa volta. Ringrazio lo Sporting Ariccia, particolar modo il presidente ed il direttore, che mi stanno seguendo in tutto e per tutto in questa fase di recupero e mi stanno mettendo nelle migliori condizioni per poter tornare il prima possibile".
Lo Sporting Ariccia è partito un po' sotto tono, come te lo spieghi? "Siamo partiti sotto tono è vero, siamo una delle squadre più giovani del campionato, credo, e questo forse lo stiamo pagando, almeno per adesso. La squadra c’è in allenamento tutti danno il 110% e ognuno di noi è consapevole di doversi giocare il posto durante la settimana perché nessuno ha il posto da titolare assicurato. Siamo un gruppo molto rinnovato, in tanti sono alle primissime stagioni in prima squadra e questi forse sono altri due fattori che stiamo pagando, ma sta a noi un po' più grandi ed esperti trasmettere le sensazioni giuste ai più giovani per far si che esprimano il massimo del loro potenziale perché hanno le qualità per poter far parte del gruppo. Poi sono abbastanza tranquillo perché conosco ormai da tre anni il mister (Daniele Paolini, ndr) davvero con massima sincerità anche dopo aver assaggiato l’ambiente del professionismo posso dire che di allenatori così giovani e preparati ce ne sono pochi sia in queste categorie che in quelle superiori e troveremo tutti insieme la strada giusta".
Nella prossima ci sarà il Velletri, pensi possa essere la partita giusta per ripartire "Sicuramente sarà una partita molto complicata anche loro non sono partiti bene e sarà per questo una sfida delicatissima. Il Velletri è una buona squadra e dovremmo giocarcela davvero con il coltello fra i denti perché non sarà una sfida facile".
Cosa ti ha lasciato il fatto che il Santa Maria delle Mole non ci sia più? "E' stata una notizia che mi ha lasciato veramente tanto amaro in bocca, è la squadra nella quale sono cresciuto, del mio paese, quella che finora ho sentito più mia in assoluto. Ho avuto l’onore anche di poterla rappresentare la stagione scorsa come capitano e come uno dei simboli della squadra insieme ad altri 4-5 ragazzi nati e cresciuti come me a Santa Maria. C’era qualcosa di speciale in quella squadra e in tutti i ragazzi che nei cinque anni in cui sono stato lì ne hanno fatto parte, ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa di speciale, e spero di averlo fatto anche io con loro. Purtroppo non ci sono state date le possibilità di continuare e tutti siamo stati molto amareggiati e abbiamo per forza di cose dovuto voltare pagina. Ringrazio quindi ancor di più lo Sporting Ariccia per la possibilità che mi ha dato e spero di poter ripagare la fiducia che hanno in me sul campo, non solo con le parole".
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