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I neroverdi, retrocessi e poi ripescati, stanno mantenendo un passo da promozione e dal mercato è arrivato Giglio
20 Dicembre 2022
Anitrella: 22 punti nelle prime 12 giornate (Foto ©Cinelli)
5 giugno 2022, una data che i tifosi dell'Anitrella conosco bene, loro malgrado. Piccione nel supplementare mette dentro il gol dell'1-2 per il Città di Lenola che condanna alla retrocessione i neroverdi. Un'autentica mazzata su un progetto che si era ritrovato a giocare la categoria dopo un finale di stagione sfortunato (il play out arrivò proprio all'ultima giornata). In estate il ripescaggio, magra ma pur sempre una consolazione, ed una nuova stagione da mettere in piedi in un girone che, nel frattempo, ha visto alzare il suo livello con alcune realtà che hanno investito pesantemente e nobili decadute pronte a riprendersi i loro spazio. La politica del presidente Francesco Traversari però non cambia e l'Anitrella prosegue nella sua strutturazione senza spese folli, ma con innesti che hanno comunque uno spessore.
In panchina viene chiamato un tecnico che sa lavorare con i giovani, Marco Cione, che ha entusiasmo e grinta da vendere, quelli che sta contraddistinguendo i monticiani sin dall'inizio del campionato. Una, due, tre, quattro, cinque vittorie in avvio (nessuno ci è riuscito) con la vendetta sul Lenola ed il colpo a Ceccano ad impreziosire il cammino. Pari nel derby e poi due ko, pesanti e consecutivi. Sembra svanita la magia della sorpresa, ma non è affatto così. L'Anitrella riparte, stende il Nuovo Cos Latina, perde col Guarcino e poi piega il Morolo: 22 punti, a -1 dalla vetta. Nessuna sorpresa, ma una squadra che si prende tanti rischi e usa poche cautele, si diverte e fa divertire, col suo miglior attacco (21 gol insieme a Roccasecca, Real Cassino, Arce e Ceccano) in cui hanno trovato spazio ben 12 marcatori diversi. A guidarli c'è Dragos Iacob, con 4 centri e specializzato nei gol pesanti, oltre che belli. Il destro a giro contro l'Atletico Pontinia, il rigore a Ceccano e l'ultima gemma contro il Morolo che è valsa il 3-2.
Una squadra che non ha nessuna intenzione di smettere di sperare e di far sognare e che per rendere ancor più concreta quel che sembrava un'utopia ha scelto di inserire delle nuove figure in campo e fuori. Quattro acquisti in rapida successione nella sessione invernale. In porta è arrivato dai cugini del Monte Rocco De Ciantis classe 2004, mentre sono due giocatori esperti quelli individuati ed acquisiti per il centrocampo: Guido Vezzoli classe 1986 ex Morolo, Sora e Montenero, elemento di qualità e geometrie, oltre a Franco Cataldi classe 1996 anche lui ex Città di Monte San Giovanni Campano, una garanzia sul piano dell'interdizione. E poi, la famosa ciliegina: Antonio Giglio. Il bomber aveva sposato inizialmente il progetto Roccasecca, poi ha scelto di tornare dopo l'esperienza del 2021 in maglia neroverde. Per lui già un gol con esultanza sotto la Brigata Manicomio, fedele supporto di un'Anitrella che vuole regalarsi un Natale al comando, di nuovo, del girone. Andrà battuto il San Giovanni Incarico, dal quale è arrivato il nuovo dg Graciliani, e aspettare buone nuove dal Battista. Ma per una squadra che è stata capace di morire e risorgere nell'arco di pochi mesi tutto è possibile.
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