Le (quattro) regole del delitto perfetto: come il Valmontone sta uccidendo il girone

11 punti di vantaggio sono un muro già insormontabile per chi prova a raggiungere l'assassino del girone D. Parlano i fatti. Proiettando i risultati verso il futuro nessuno con questa continuità di risultati il Valmontone è pronto a chiudere i giochi ben prima della naturale conclusione del campionato. Neanche un'inversione, netta, di tendenza potrebbe permettere a chi insegue, a distanza più o meno immediata, di colmare il gap, figuriamoci di sorpassarlo. L'Aurelianticaurelio della scorsa stagione, sempre guidata da Di Loreto, un vantaggio del genere (12 punti) lo ottenne solamente alla 24ª giornata, ulteriore segnale della forza di un gruppo che ha completamente rovesciato ogni equilibrio possibile. Un solo pareggio ed undici vittorie, un cammino praticamente perfetto costruito dalla capacità di riuscire ad ottenere il massimo anche nelle giornate storte, come contro la Virtus Roma (gol vittoria in pieno recupero) o nel match di Morena (successo per 0-1 con gol di un subentrato in un match da 0-0). Se non ci arriva col gruppo il Valmontone ci arriva coi singoli: miscela esplosiva.