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L'intervista
Il portiere è uno dei punti ferma della rosa affidata a Sarnino
04 Gennaio 2023
Marco Ludovici, portiere del Bellegra
Il Bellegra si sta confermando. Dopo una stagione in cui il club rossoblù ha chiuso a ridosso delle prime del girone D, rubando spesso punti a formazioni molto più quotate e dalle cifre investite ben più consistenti, in estate la scelta è stata quella di attuare una mini rivoluzione, con il cambio della guida tecnica, qualche volto nuovo di spessore e diversi giovani da lanciare. Marco Ludovici è uno dei giocatori confermati ed è quindi per lui facile fare il punto della situazione a cavallo delle due stagioni e in vista della chiusura del girone d'andata.
Sei uno dei giocatori che è rimasto a Bellegra anche quest'anno, in cosa principalmente è cambiata la squadra? "L’anno scorso abbiamo iniziato la stagione con l’obiettivo di raggiungere la salvezza, ma partita dopo partita abbiamo creato un gruppo splendido tagliando il traguardo dei 50 punti con qualche partita buttata in cui avremmo potuto raccogliere anche qualcosa in più.Quest’anno al quel gruppo si è aggiunta un po' di organizzazione che mancava e speriamo di poter fare meglio".
In cosa si differenzia principalmente il gioco di Sarnino rispetto a quello di Scotini? "Con Scotini giocavamo a tre in difesa con un reparto molto solido, puntando principalmente sulle ripartenze, caratteristica che ci ha permesso di mettere in difficoltà molte squadre. Quest' anno con Sarnino puntiamo di più sul gioco e tranne che per qualche punto che abbiamo lasciato per strada stiamo facendo molto bene".
Nonostante i vari cambiamenti la squadra si sta esprimendo sui livelli dello scorso anno: dove potete arrivare? "Dopo aver tagliato il traguardo dei 50 punti nella scorsa stagione, proveremo a fare di più, anche se quest’anno il campionato è più duro. Il primo obiettivo resta la salvezza, poi chissà...".
Contro il Colonna hai parato un calcio di rigore, quanto spesso ti è capitato di farlo? Hai una tecnica per pararli? "Contro il Colonna è stato il secondo in questo campionato su due che me ne hanno battuti contro, ed anche nella scorsa stagione sono riuscito a fare molto bene in questo frangente parandone quattro su cinque. Non c’è una vera e propria tecnica, ma lavorando due anni a Fiuggi con Michele Mangiapelo ho imparato qualche trucchetto del mestiere, avendo lui giocato sempre a livelli alti".
C'è un portiere al quale ti ispiri principalmente, e se sì, perché? "Fin da piccolo mi sono ispirato a Peruzzi, aveva una forza esplosiva incredibile, poi è scontato citare Buffon, che è stato il portiere più forte di tutti i tempi. In questo periodo il modello a cui mi ispiro e Alisson, portiere completo".
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