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l'editoriale
03 Aprile 2023
L'esultanza del Valmontone al Torbellamonaca (Foto ©Benedetti)
Tutti abbiamo presente una gara dei 100 metri. Atleti posizionati con precisione millimetrica dietro la linea bianca dello start, lo stadio ammutolito, concentrazione estrema. Lo sparo dello starter dà il via e tutti i protagonisti scattano. Uno, due, tre metri sagome affiancate come il colonnato di San Pietro. Quattro, cinque, dieci, inizia la selezione. Primo allungo, ormai sono in posizione eretta e guardano l'arrivo. Ed è qui che tutto si trasforma, quando il più forte stacca gli avversari, accelera e poi chiude in testa. Pochi secondi che determinano la storia, la differenza tra il vincitore ed il primo degli sconfitti. È stato così per il Valmontone, che una maratona l'ha vinta soltanto idealmente per la lunghezza del campionato. I giallorossi partivano sicuramente favoriti, ma la distanza tra loro e gli avversari più accreditati l'hanno marcata sin dai primi passi. Come nei 100 metri. Il Valmontone si è alzato dai blocchi, gli altri han tenuto, a fatica, la distanza e poi son rimasti indietro, guardando Gallaccio e compagni esultare. Non c'è mai nulla di scontato ed i casi di fallimenti non annunciati hanno già riempito pagine in passato ed in questa stagione, non soltanto in Promozione, anzi, soprattutto da altre parti. Non c'è mai neanche nulla di semplice, anche se l'idea di affidarsi ad un instant-team possa sembrare la migliore ad occhi chiusi. Un progetto che Cristiano Di Loreto aveva già abbracciato nella scorsa stagione, per poi ripeterlo quest'anno con presupposti abbastanza diversi. Lui, che di dilettante ha soltanto la collocazione geografico-sportiva, ma che per cura del dettaglio e qualità dei risultati è un assoluto professionista, per vincere ancora ha scelto di lavorare di nuovo dentro e fuori dal campo con tanti protagonisti con cui un'emozione del genere l'aveva già vissuta. Mauro Ventura, Michele Gallaccio, l'elenco è lungo ma senza dubbio se devi centrare un'impresa del genere, le spalle su cui poggiarti non soltanto devono essere solide, ma anche fidate. La Valmontone calcistica entra quindi in una nuova dimensione e a guardare anche i risultati nel Femminile ad esser solide non appaiono soltanto le spalle di chi ha condotto i giallorossi in Eccellenza, ma anche quelle di chi ha investito su una piazza che fino a poco tempo fa era lontana dai radar del calcio che conta. Da qui in avanti la sfida sarà ancor più difficile, ma senza dubbio ancor più affascinante.
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