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l'editoriale

Dietro la vittoria dell'Amatrice c'è la rivincita di un intero borgo

24 Aprile 2023

Dietro la vittoria dell'Amatrice c'è la rivincita di un intero borgo

Festa amatriciana a fine gara

E' una bellissima storia quella dell'Amatrice, sarà anche retorica, ma la storia del calcio dilettantistico si lega da sempre ad imprese, gioie e qualche dolore dei piccoli centri, dei paesi. E' il calcio più vicino al popolo possibile, perché è quello che si può toccare con mano, col bomber che ogni settimana vedi gonfiare la rete prendere insieme a te il caffè al bar, servirti alla posta. Quando pensiamo ad Amatrice ormai, tutti, abbiamo nella mente quel ricordo spaventoso fatto di macerie e sofferenza che giorno dopo giorno si è trasformato in una realtà rinnovata che ha ancora tanti passi da compiere. Ed è, speriamo, sulle ali dell'entusiasmo della sua squadra di calcio che Amatrice può continuare a sognare di tornare a splendere come un tempo. La storia della società rossoblù racconta di una lunga cavalcata verso l'orizzonte, che la prassi vuole si allontani ogni passo di più fatto in avanti, come l'utopia, ma in realtà quello che ha costruito il presidente Tito Capriccioli proprio dopo il sisma che ha sconvolto quel territorio di utopico non ha letteralmente nulla. Anno dopo anno l'Amatrice ha conquistato vittorie e campionati risalendo dalla Terza Categoria, campionato in cui giocava nel 2016. Una corsa a perdifiato che ieri pomeriggio si è conclusa con il più prestigioso traguardo raggiungibile all'interno del nostro calcio: l'Eccellenza. Un successo targato, oltre al presidente, anche Vincenzino Angelone, ormai amatriciano d'adozione anche se lui ha una storia tutta abruzzese di vittorie da raccontare. E' la vittoria di un direttore sportivo giovane ma con le idee ben chiare, Mattia Di Loreto, che le ambizioni del suo club non le ha mai nascoste. E' il successo di capitan Colangeli che la Promozione l'ha vissuta tutta, sin dalla prima volta, e non ha mai smesso di fare gol. E' il successo di un gruppo che ha sentito dentro di sé la responsabilità del nome che porta cucito sul petto, consapevole del fatto che una giornata come quella vissuta il 23 aprile 2023 non verrà archiviata come se nulla fosse. Amatrice, borgo che non arriva nemmeno ai 3000 abitanti, è da ieri pomeriggio rappresentato nelle migliori 36 società del nostro calcio ed è pronto a ribadire con tutta la sua forza che quella che sta vivendo non è solamente una favola, una pagina da album dei ricordi. E' l'inizio di una grande, vittoriosa, storia di calcio. 

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