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L'INTERVISTA
Le parole del tecnico e del direttore sportivo rossoblù, dopo una splendida annata nel girone D
11 Maggio 2023
Il Bellegra di Sarnino e del ds Pallocchia (Foto ©Bellegra)
Tra le formazioni più brillanti del girone D di Promozione va annoverato il Bellegra che, grazie ai 48 punti conquistati, si è piazzato al quarto posto dietro i campioni del Valmontone, l’Atletico Morena e la Bi.Ti. Marino che hanno allestito rose molto importanti con l’obiettivo mai nascosto di puntare all’Eccellenza. Abbiamo avuto il piacere di sentire il tecnico Aurelio Sarnino ed il direttore sportivo Elio Pallocchia che sono stati i due assoluti protagonisti di questo grande torneo insieme al presidente Giancarlo Proietti.
Mister, la stagione si è chiusa da pochi giorni, che bilancio puoi fare e che voto ti daresti?
“E’ stata una stagione bellissima fatta di momenti incredibili. A Bellegra ho trovato fin da subito un ambiente sereno che mi ha permesso di esprimermi al meglio, un gruppo di calciatori straordinari e molte persone che mi sono state vicino, dal mio staff di campo alle figure della società. L’insieme di tutto questo ha permesso di raggiungere un quarto posto che per noi ha il sapore di un traguardo davvero importante. Permettimi di dire che Bellegra ha un capitale umano di giocatori e dirigenti unico. Darmi un voto? Non mi piace l’autovalutazione e lascio che siano gli altri a darmi un voto, io mi tengo la soddisfazione di aver fatto un ottimo lavoro”.
Hai qualche rimpianto per come è andata?
“Davvero non ho alcun rimpianto. Le stagioni sono fatte di up e down continui, noi abbiamo fatto un percorso molto lineare occupando sempre le posizioni medio alte della classifica e restando sempre lontani dalla lotta per la retrocessione e questo ci ha permesso di lavorare con la massima serenità. Ovvio che in alcune gare potevamo far meglio, ma sono sempre stato dell’idea che in competizioni così lunghe il campo dia sempre il verdetto che si merita. A tal proposito faccio i complimenti al Valmontone per aver fatto un campionato incredibile meritando ampiamente la vittoria finale”.
Quest’anno hai allenato una delle squadre più giovani del campionato: c’è qualcuno che ti ha colpito?
“Tutti! Il fatto che ogni domenica siamo scesi in campo con 8 ragazzi under 23 è la nostra vittoria più grande. Non avendo la possibilità di prendere calciatori affermati, la nostra politica è stata quella di formare i nostri giovani per far sì che in futuro potranno davvero confermarsi nei migliori campionati dilettantistici e sono certo che molti faranno parlar di loro per molto tempo. Ho sempre desiderato un calcio sostenibile in linea con il cambiamento che questo sport sta iniziando a subire e con lo staff del Bellegra e grazie all’impegno e alla qualità dei nostri ragazzi, siamo riusciti a dare un grande esempio”.
Mister, che programma hai per la prossima stagione?
“E’ presto per pensare al futuro, adesso è giusto staccare un po’ la spina e godermi la mia famiglia. Però una cosa è certa: cercherò ancora un calcio sostenibile dove al centro di ogni cosa c’è la passione per questo splendido sport, continuando a credere che c’è la grande necessità di un cambio generazionale”.
Non nasconde il suo entusiasmo il direttore Elio Pallocchia, un dirigente giovane che gode della stima di tutti i colleghi e gli addetti ai lavori.
Direttore, siete arrivati quarti, primi fra i “normali” della stagione dopo tre squadre che per la qualità della rosa ed il budget, facevano un torneo a sé, concordi?
“Abbiamo conquistato un ottimo risultato che ad inizio stagione era difficile da pronosticare anche se l’obiettivo che ci eravamo posti la scorsa estate era allestire una rosa all’altezza di un piazzamento medio-alto in classifica. Abbiamo fatto qualcosa in più, ce lo prendiamo e ci prendiamo i meriti per il grande lavoro svolto. Non è stato facile, ma abbiamo avuto la forza di crederci sempre: non è da tutti piazzarsi subito dopo tre squadre fuoriserie e, aggiungo, davanti a squadre comunque blasonate e neo retrocesse dall’Eccellenza come Paliano, Ariccia e Atletico Lodigiani”.
In due stagioni al Bellegra avete conquistato 98 punti stando ai vertici: qual è stato il vostro punto di forza?
“Sicuramente aver puntato su un buon gruppo, formato da bravi ragazzi e ottimi calciatori come Spadari, Titocci, Pestozzi e Ludovici a cui abbiamo affiancato giovani bravi che si sono dimostrati attaccati a questi colori ed al progetto come Caramanica, Del Vescovo e Marvosi. La scorsa estate abbiamo cambiato molto, a partire dalla panchina, affidandoci al mister Aurelio Sarnino che, come sapevamo, ha confermato di essere un tecnico bravo e preparato. Seguendo le sue richieste, abbiamo preso molti ragazzi, ma anche calciatori di esperienza come Nardi e Basilico anche se quest’ultimo non ha reso come atteso e a dicembre ci siamo separati. Di certo abbiamo fatto un gran colpo con Mattia Nuzzi un ragazzo del 2001 che ha disputato una stagione fantastica realizzando anche 18 reti. Ma prima di tutti, lasciami dire che il Bellegra ha un autentico fuoriclasse che è il nostro presidente Giancarlo (Proietti ndr), una persona squisita e competente, molto rara nel mondo del calcio di questi giorni. Con lui mi sono sempre trovato bene e credo valga anche per lui. Avevamo questo sogno e insieme lo abbiamo realizzato dando entrambi tutto per questi colori”.
Elio chi è stata la squadra che ti ha impressionato e quella che ti ha deluso?
“Non mi aspettavo l’exploit della De Rossi, una squadra molto giovane come noi che però ha giocato un bel calcio ed è sempre stata nelle prime posizione. La delusione è l’Atletico Lodigiani che ha una rosa di qualità e, per me, non ha reso come avrebbe potuto”.
Che progetti hai per la prossima stagione?
“E’ ancora presto, la stagione è appena finita e abbiamo tutti voglia di rilassarci un pò. Di certo mi piacerebbe continuare a Bellegra per l’amore che ho per questa squadra e la stima che c’è con il presidente”.
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