l'intervista

Castel Sant'Elia, Brunelli "Superate 1000 difficoltà, decisivi i big match"

edoardo cafaro

Cammino lungo, tortuoso, ma vittorioso: Questa è stata la stagione del Castel Sant’Elia, una piccola realtà capeggiata dal mister Raniero Brunelli che ha saputo infondere convinzione e voglia di lavorare al suo gruppo, ottenendo il salto di categoria e la prossima partecipazione al campionato di Promozione. Il bottino recita 20 vittorie, 6 sconfitte e 2 pareggi, con 60 reti siglate e solo 27 subite. Numeri da prima della classe, avendo la miglior retroguardia e il miglior comparto offensivo. “Le emozioni sono forti per la vittoria del titolo, un’enorme soddisfazione, poiché frutto di lavoro molto intenso. La mia squadra ha reagito sempre positivamente alle difficoltà. Siamo stati orfani del nostro stadio da metà dicembre, dovendoci adattare in una palestra. Non è stato facile giocare per tanto tempo lontani dalle mura amiche, ma ci siamo riusciti con voglia, grinta e fame di successo. Sono molto soddisfatto del percorso fatto da tutti noi”. Andamento da capogiro della piccola realtà del Castel Sant’Elia, meritevole, però, di aver vinto i match clou che le hanno dato consapevolezza. “La vittoria per 3 a 2 nella gara di ritorno contro il Mundial mi ha suscitato la consapevolezza che il sogno si stava concretizzando davvero. In quel match il risultato era bloccato sul 2 a 2 fino al minuto 89, poi, con determinazione, fame e voglia di vincere, al minuto 93 abbiamo trasformato un calcio di rigore che ci ha regalato la vittoria e anche qualcosa in più dal punto di vista mentale. Ricordo positivamente anche la vittoria contro il Fidene nella loro casa, vinta dalla mia squadra per 1 a 2 nella gara di ritorno, come un vero atto di consapevolezza per il raggiungimento del titolo. Grazie a quelle vittorie abbiamo maturato grande fiducia verso ciò per cui lottavamo e alla fine siamo riusciti nell’impresa”. Ogni momento è stato determinate nella testa della formazione di Brunelli, tant’è che la sua fame è risultata contagiosa all’interno del gruppo, soprattutto nei momenti più complessi. “Durante la sosta natalizia ho detto ai miei ragazzi che dovevamo fare uno sforzo aggiuntivo e continuare ad allenarci duramente. Eravamo tutti quanti in campo fin dal 31 Dicembre, per poi ripresentarci il 2, il 3 ed il 6 di Gennaio. Abbiamo lavorato duro ed abbiamo meritato la vittoria finale, complice soprattutto lo spirito di sacrificio della mia squadra”. Al termine delle 30 giornate di campionato il Castel Sant’Elia ha totalizzato ben 66 punti, distaccando la seconda, ovvero la JFC Civita Castellana, di ben 4 lunghezze. “Non c’è mai stato un vero e proprio testa a testa. Abbiamo accumulato un gap considerevole fin da subito, staccandoci di 4 punti alla penultima giornata. Loro indubbiamente hanno rincorso noi, ma siamo stati bravi giornata dopo giornata. Anche l’Elis è stata una degna avversaria. Un vero testa e testa, però, non c’è mai stato”. La stagione è terminata, ma si cominciano fin da subito a delineare le prospettive per la prossima annata. “L’obiettivo è salvarsi. Con il direttore e la società siamo sulla stessa lunghezza d’onda, dobbiamo mantenere a tutti i costi la categoria. Non c’è da dimenticare che per il Castel Sant’Elia questa sarà la sua prima apparizione fra i “grandi”. Bisogna mettere in chiaro fin da subito che l’obiettivo è la salvezza, poi si sa, sognare non costa nulla e se dovessimo trovarci in una posizione comoda strada facendo ce la metteremo tutta per volare in alto. In questo periodo capiremo come si muoverà la società sul mercato e poi vogliamo iniziare a farci conoscere sulla mappa geografica calcistica: Ripeto, l’obiettivo è ben chiaro: salvarsi”. Nella mente di mister, direttore sportivo e società la strada è ben delineata: bisognerà lavorare, rimanere umili, crederci fino alla fine, adoperare intelligentemente sul mercato e, naturalmente, sognare più in alto possibile. Il prossimo campionato è ancora lontano, ma per replicare un cammino come quello appena concluso bisognerà fin da subito avere le idee chiare, adoperare in ogni ambito in maniera impeccabile ed avere consapevolezza nei propri mezzi.

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