l'intervista
Valle Martella, D'Agostini "La consapevolezza è cresciuta di mese in mese"
Dopo una stagione difficile ma allo stesso tempo ricca di emozioni, il Valle Martella ha conquistato il primo posto nel Girone G, accedendo dunque in Promozione. Una stagione da ricordare e da cui ripartire per cercare di dare continuità e far bene anche in futuro. Di quello che è stato, così come dei momenti up e down, ne abbiamo parlato con il mister, Simone D’Agostini, il quale si dice molto soddisfatto di un percorso che, all’inizio, ha visto qualche ostacolo da superare: “La stagione è stata difficile e siamo tutti molto soddisfatti di quanto fatto. Inizialmente, infatti, la squadra era nuova rispetto alla stagione precedente ed i ragazzi dovevano ancora creare una certa unione; per questo motivo, ci abbiamo messo un po' per ingranare, perdendo anche due delle prime cinque uscite stagionali”. Gli obiettivi, però, nonostante l’avvio a rilento, sono sempre stati alti: “L’obiettivo era vincere il campionato e per farlo abbiamo fronteggiato vari imprevisti, primo tra tutti gli infortuni, che in realtà ci hanno dato ulteriore consapevolezza riguardo al nostro potenziale ed alle nostre capacità”. I momenti delicati, quindi, sono stati brillantemente superati in nome di periodi sicuramente più rosei: “All’inizio non eravamo consapevoli della nostra forza, motivo per cui chiedevo semplicemente di essere un gruppo forte e di aiutarsi reciprocamente. Non ho fatto quindi grandi discorsi motivazionali alla squadra. Successivamente, ci sono stati più episodi che ci hanno dato tanto: la vittoria contro il Monteporzio per 2-1 o quella in trasferta contro il Frascati, compagine che non perdeva tra le mura amiche da tantissimo tempo, senza dimenticare inoltre quella in rimonta contro la Vis Artena. Tutti successi importanti, cui se ne potrebbero aggiungere altri, che hanno contribuito alla vittoria finale”. Un pensiero, quindi, sui ragazzi: “Sono molto orgoglioso di loro e di come hanno creduto nelle potenzialità del gruppo, mettendolo sempre davanti rispetto al singolo. Giocavano l’uno per l’altro. Non solo però, in quanto oltre a credere nel gruppo, hanno creduto nella serietà del lavoro, nostro e di quello della società”. Nonostante le grandi capacità dimostrate, il gruppo di D’Agostini può ancora crescere sotto diversi punti di vista: “Siamo una squadra giovane e proprio per questo abbiamo ampi margini di miglioramento non solo mentali ma anche tecnici e di gestione”. Una battuta, quindi, sul modulo, che nel corso della stagione ha visto varie modifiche, anche e soprattutto a partita in corsa: “Principalmente abbiamo usato il 4-3-3, senza però rinunciare ad altre soluzioni come il 4-2-3-1 o il 3-4-3. Lo cambiavamo spesso durante l'incontro”. Archiviata una stagione si può quindi cominciare a pensare alla prossima. Per loro, come anticipato, ci sarà da affrontare il salto di categoria: “Sono pronti per questo salto ma devono essere umili fin dall’inizio: non dobbiamo vanificare quanto di buono ed importante fatto in quest’annata”. E restando sul futuro, ci saranno dei punti fermi da cui ripartire: “Resterò e ci sarà modo di inserire dei nuovi ragazzi, tenendo presente che servirà aggiungere anche qualche giocatore esperto capace di dare maggiore esperienza, oltre che favorire il miglioramento dei nostri giovani, i quali necessitano di una crescita sotto questo punto di vista”. Gli obiettivi anche per la prossima stagione, sono quindi chiari: “Vogliamo fare bene come sempre: ci abbiamo tenuto in questa stagione e ci terremo anche nella prossima”. Infine, con un occhio su quello che è stato ed un altro su quello che sarà, abbiamo chiesto a D’Agostini un bilancio personale di quest’anno, oltre che un obiettivo per il prossimo: “Da questa stagione mi porto dietro gli aspetti relativi alla forza del collettivo, i quali vengono prima rispetto a quelli individuali; a questo, successivamente, il puntare ed il credere nei ragazzi che si hanno a disposizione. Per ciò che riguarda l’obiettivo futuro, questo è quello di migliorarci sempre giorno dopo giorno tramite il lavoro e l’impegno”.