l'intervista
Tarquinia pronto per ri-cominciare. Coluccio "Vogliamo portare in alto il club"
Countdown iniziato, sul lido di Tarquinia. Arriva il Caste Sant’Elia, preliminare di Coppa; prima gara ufficiale per quella creatura, il Tarquinia, così amata da Massimiliano Coluccio. "Vivo il calcio coi sentimenti nel petto -esordisce il patron del Tarquinia Coluccio- mi emoziona pensare a questo fantastico sport dove, su un rettangolo verde, ci si sfida, tentando di prevalere, magari anche attraverso metodi non convenzionali. Il calcio, ha mille sfaccettature, positive e negative: è affascinante, soprattutto per questo”. La squadra è pronta al debutto, seppur si tratti di Coppa e, non di campionato. "Ci teniamo a far bene, sin da subito. Il nostro direttore sportivo, Paolo Di Martino, ha costruito una squadra interessante, con le giuste risorse a disposizione. Partiamo per fare bene; l’obiettivo è elevare il nome di Tarquinia in un movimento dilettantistico di rilevanza: servirà tempo e pazienza, ma il percorso, ormai, è tracciato e, intrapreso". Dirigenza, staff e tecnico, il presidente ha fiducia in tutti. "Sono frequenti e prolifici gli incontri coi vice presidenti Capitani, Carfora e Brizi, con loro e con Paolo (Di Martino ndr) sono state gettati basi solide che, a livello puramente tecnico, abbiamo affidato nelle competenti mani di mister Ercolani. Sileoni, Felci, Pascucci, Azara, Paracucchi, sono tutte persone che, nei loro ambiti, si applicano con devozione, per il bene del Tarquinia; ringrazio, calorosamente, tutti, per quello che stanno facendo". Presidente Coluccio che, in conclusione, evidenzia quello che dovrebbe essere l’operato di un buon patron.."Creare un ambiente buono, nel senso di sano, godibile, alla portata umanamente di tutti, adulti e piccini. A darmi una mano affinché ciò avvenga anche Coppola, Bonelli, Duilio e Federica Azara, Fabrizio e Mirko Fattori, Valentina Viola, Mazzarani, Granato, Stefania Borzacchi e Roberto: grazie di cuore anche a loro, per l’apporto quotidianamente fornito. Sento di farmi un platonico in bocca al lupo personale. Sono una persona che si apre, adoro dare fiducia a prescindere. Ho subito recentemente un paio di delusioni umane a Tarquinia, non nego di esserci rimasto male. Sono ripartito, testa bassa, lavoro, con la speranza che, gli organi istituzionali ci diano il giusto supporto, in fondo noi presidenti romantici, facciamo tutto ciò per il sociale, bisognerebbe parlarne, magari, attraverso un tavolo allargato a chi, inevitabilmente, ne è anche, indirettamente, coinvolto"