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l'intervista
Contro il Torrino la nuova realtà capitolina ha giocato per la prima volta in categoria ed ha dato modo al suo giovanissimo allenatore di dimostrare le sue idee in campo
20 Settembre 2023
La Spes Mundial scesa in campo contro il Torrino
Nel campionato delle novità, dal numero delle partecipanti a quello delle retrocessioni passando per la conformazione geografica dei vari gironi, quella della Spes Mundial è una delle più grandi in assoluto. Il club, infatti, è alla sua prima partecipazione al torneo cadetto e nel suo storico esordio ha visto in panchina un tecnico giovanissimo, appena 25enne, che a sua volta ha vissuto in prima persona per la prima volta una gara di Promozione guidando il gruppo da bordo campo. Emanuele Minunzio, il più giovane tecnico Uefa B d'Italia. L'esordio è stato perfetto, con i gialloneri che hanno battuto di misura il Torrino fuori casa iniziando nel migliore dei modi, dunque, la loro avventura.
Domenica c'è stato un doppio esordio: il tuo in panchina e quello della squadra in Promozione, possiamo dire che è stato perfetto? "Sì, possiamo dirlo. E' stata una giornata decisamente positiva, di quelle che difficilmente si dimenticano. Ho avuto la fortuna di guidare una gara importantissima per la nostra società, dopo aver allenato la squadra solamente in poche sedute. Mi ha aiutato sicuramente il fatto di conoscere bene tutti i ragazzi, circostanza che mi ha permesso di ottenere da loro il massimo, in una gara che si è presentata molto difficile fin dai primi minuti di gioco".
Sei il più giovane Uefa B d'Italia ed anche quindi del campionato, che effetto fa a 25 anni confrontarsi contro chi ha molta più esperienza di te? "Nella mia breve e sfortunata carriera di calciatore ho avuto la fortuna di essere allenato da espertissimi tecnici e di accumulare molta esperienza di spogliatoio e di squadra. Questo mi ha permesso di proiettarmi repentinamente e senza grosse esitazioni in questo nuovo ruolo".
Emanuele Minunzio in panchina contro il Torrino
Che tipo di calcio ti piace attuare e cosa ci potremo aspettare da qui in avanti? "Da sole due settimane siedo sulla panchina della prima squadra della nostra società ‘ad interim’, motivo per cui non ho un vero e proprio progetto di gioco che nasce dall’inizio della preparazione. A prescindere da ciò il mio modulo preferito è il 4-3-3 o 4-2-3-1 in base alla rosa che si può avere a disposizione".
Domenica arriva un bel banco di prova contro il Villa Adriana, che partita ti aspetti? "Il calendario non è stato molto clemente, dopo la prima giornata in cui abbiamo incontrato il Torrino, una coriacea compagine che non fa mistero delle sue ambizioni di alta classifica, incontriamo una squadra che che ha subito messo le cose in chiaro vincendo la prima gara con un cospicuo risultato. Sarà un incontro molto difficile, e non solo sulla carta, ma sarà una buona occasione per pesare le nostre potenzialità".
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