focus
Il nuovo inizio di Cristiano Di Loreto: doppia sfida tra passato e futuro
Palestrina, Aurelianticaurelio, Valmontone. Giusto per fare un po' d'ordine all'interno della bacheca di Cristiano Di Loreto, tecnico che, numeri alla mano, viene chiamato per vincere. Nonostante i gradi di neopromossa il Monterotondo ha costruito un progetto ambizioso, pronto per il doppio salto consecutivo e riportare così una società eretina nel massimo campionato regionale dopo la fuga in avanti del Real, targato Gregori (curioso caso del destino) di quattro stagioni fa. Monterotondo è da sempre una piazza passionale ed esigente, al suo interno ci sono tantissime realtà e quella del presidente Malizia è una di quelle cresciute (bene) più in fretta. L'obiettivo è ambizioso, perché con l'unica promozione legalmente consentita (i ripescaggio sono ormai un terno al lotto) conquistare l'Eccellenza è impresa per pochi. Le dinamiche del girone B ormai paiono abbastanza evidenti rispetto agli altri raggruppamenti. Potrebbe esserci qualche inserimento dell'ultim'ora, ma reggere il passo dei gialloblù, del Fiano Romano e del Rieti sarà l'andatura da seguire per puntare al massimo. E come farlo se non con chi questa categoria ormai la domina? Non entriamo nel merito della rottura tra l'ex tecnico ed il club, visto che anche lui con una striscia di 38 vittorie senza sconfitte in gialloblù e tanti campionati alle spalle di esperienza ne aveva (ed ha) da vendere, ma se qualcosa non va e si sceglie di cambiare, Cristiano Di Loreto è senza dubbio la scelta più affidabile. La sua interpretazione feroce del gioco lascia poco spazio di manovra all'avversario con le sue squadre che in campo sono un blocco unico, quasi inscalfibile: caratteristica fondamentale per emergere dalla mischia del torneo cadetto. Di Loreto avrà però un compito complicato e delicato, visti i pochi giorni per lavorare col gruppo e preparare due sfide ravvicinate contro le due più accreditabili per la vittoria finale. L'ex Valmontone dovrà dunque esaltarsi prima come condottiero che come tecnico, perché se i dettami tattici avranno modo di essere sviluppati, quel che servirà al Monterotondo nelle prossime ore è trovare (o ri-trovare?) lo spirito ideale per condurre in porto la missione.