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Rodolfo Morandi, l'anno della conferma: rossoblù in media con la 22-23

La Rodolfo Morandi è sicuramente sulla buona strada per costruire qualcosa di importante. Società che si ispira al dilettantismo più puro e che da sempre fa dell'aggregazione e del senso di appartenenza due dei suoi valori fondanti, sta ripetendo le ottime impressioni con cui nella scorsa stagione ha chiuso con un quinto posto che in pochi avrebbero pronosticato. Nel corso del tempo la società lidense si è rinnovata anche nel suo gruppo dirigente. Vincenzo Marino ha preso la presidenza, con Giancarlo Dieli ed il passaggio di uno degli uomini simbolo dal campo alla scrivania: Daniele Cannone, ora ds. 

Un gruppo societario che con forza di volontà e che nonostante le difficoltà ormai note legato all'impianto che ha sempre ospitato le sfide dei rossoblù, l'Anco Marzio, sta riuscendo non solo a fare di necessità virtù ma sta proponendo un calcio interessante con il quale si ritrova a ridosso della zona di classifica che conta. La scelta in estate è stata ben precisa: zoccolo duro ed innesti mirati. C'è stata ovviamente qualche uscita, come quella di Andrea Morganti, passato all'Ostiantica dopo aver segnato, tanto, sotto gli ordini di Di Marco, allenatore confermato per la seconda stagione di fila e che con l'ex bomber aveva un feeling particolare visti i trascorsi con l'Atletico Acilia.

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La Rodolfo Morandi 23-24 è ripartita quindi da ben 16 elementi della passata stagione con alcuni punti fermi che si stanno rivelando determinanti. In attacco sono di qualità e continue le prestazioni di Daniele Sargolini autore di 4 gol e capocannoniere di un gruppo in cui sono già 10 i calciatori ad essere andati a segno. Segnale inequivocabile del coinvolgimento nel gioco di gran parte dell'undici che settimanalmente scende in campo. Il rendimento offensivo della Morandi è da big del girone, a pesare e a non permettere di spiccare definitivamente il volo sono le reti incassate, frutto probabilmente di un pizzico di inesperienza. Il mercato rossoblù è stato, infatti, decisamente all'insegna della linea verde: degli 11 nuovi calciatori ben 9 sono in quota Under, 5 solamente nel reparto difensivo. In retroguardia spicca per rendimento ed esperienza Massimiliano Minotti così come Gianluca Belviso. A loro il compito di curare più da vicino, in campo, la crescita dei giovani. La sensazione è quella di poter, con qualche aggiustamento, poter puntare ad un obiettivo che qualche anno fa non era nemmeno immaginabile in questa zona di Ostia, piazza che vive di vita propria con tante realtà che, sportivamente, si combattono chilometro dopo chilometro. La crescita della Rodolfo Morandi è comunque sostanziale e visibile agli occhi di tutti, in fondo, sognare non costa nulla. 

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