Cerca
FOCUS
Il ds Fabio Cavalletto ha praticamente ricostruito la rosa della neopromossa. Dal suo arrivo e quello di De Leo c'è stato qualche segnale, ma il divario salvezza è aumentato
08 Dicembre 2023
Gabriele Rosato, uno dei 12 volti nuovi del Castel Sant'Elia (Foto ©De Luca)
Ogni sfida per essere vinta ha bisogno di un passo, di una mossa. Quel momento decisivo in cui spostare il destino dalla propria parte. Nella guerrilla per la salvezza l'azione di rivoluzione del Castel Sant'Elia è pronta a far esplodere quella prima miccia che, come sperano in casa gialloblù inneschi quell'effetto domino che possa portare alla vittoria i ribelli. Ultimo in classifica con 0 punti in 12 partite disputate con soli 8 gol fatti e ben 46 subiti, più che una sovversione del potere costituito la neofita del torneo cadetto avrebbe bisogno di un vero e proprio colpo di stato. L'intervento nel corso di queste settimane è stato netto: si è dimesso il ds della promozione Paoletti, è stato esonerato il condottiero della primera revolucion Brunelli ed in soccorso sono arrivati Fabio Cavalletto e Giovanni De Leo, già addestrati al combattimento dopo l'esperienza di Carbognano. Il ds nel primo anno in gialloverde era riuscito in una sorta di miracolo, con un quinto posto nato, letteralmente, dal nulla. Il tecnico subentrò nella seconda stagione, quella idealmente della conferma, senza successo. Un nuovo inizio, ora serve la nuova mossa. Il Castel Sant'Elia ha ottenuto l'iscrizione al su drappello di coraggiosi di 12 volti nuovi, dalle esperienze più disparate, alcune di gran caratura. Come l'ultimo arrivato: Mario Di Ventura. Il centrocampista classe 91 vanta esperienza in serie D con le maglie di Flaminia, Cynthia, Anzio ed Astrea ed in Eccellenza con Civitavecchia, Pomezia, tra le altre. Quest'anno era partito, con altri, con l'idea di prendersi la scena del girone A con il Città di Cerveteri, ma la realtà dice ben altro e contro i suoi ex compagni, probabilmente, si giocherà la permanenza in categoria.
Giovanni De Leo, il comandante chiamato alla rivoluzione (Foto ©De Luca)
L'ex verdeblù non è l'unico volto noto che ha scelto di iniziare a combattere (sperando di non immolarsi) per la causa. Di combattenti d'alto lignaggio se ne trovano diversi, tra questi però non c'è più Tomarelli, che ha voltato le spalle al Darida direzione Ladispoli. Gabriele Rosato (centrocampista) ritrova De Leo, così come l'attaccante Matteo Gasparutti ed il difensore Carlo Bucciarelli rispettivamente classe 2003 e 2002, range d'azione su cui si è sviluppato il mercato gialloblù. Grillo (attaccante classe 2006 ex Cimini) abbassa la media età, che uno dei nuovi portieri Leonardo Caruso (1999) riporta a galla con quel grado di esperienza interregionale che non ha invece il suo compagno di reparto Alessandro Massaini, 2004, ex Sorianese. Profilo con qualche chilometro alle spalle è invece l'esterno Boccadifuoco (2001) che di battaglia ne sa già qualcosa: le esperienze con Almas e Viterbese (oggi) ti formano. Gonzalez e Marino (difensori, 2003) e Diouf (attaccante, 1998) dovranno ambientarsi in fretta alle nuove latitudini di combattimento dopo le esperienze in Calabria e Sicilia, mentre si è già ambientato Vito Cangiano, in gol all'esordio per l'illusorio 1-0 contro la Sorianese (attaccante, ex Nettuno). All'orizzonte arriva il primo avversario, con i ranghi ripuliti e rinnovati: l'Ostiantica che ha il 70% dei punti conquistati lontano da casa. Al Darida domenica, sarà battaglia, ma questo lo sapevamo già.
Ostiantica regina delle trasferte: Sesta e compagni primi lontano da casa
I bianconeri hanno il miglior rendimento per media punti realizzati tra casa e trasferta
EDICOLA DIGITALE
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni
Dalle altre sezioni