l'intervista
Atletico Lodigiani: i giovani e la salvezza. Carlini fa il punto sui biancorossi
14 punti per l'Atletico Lodigiani, squadra che in questo campionato si è dimostrata capace di tutto e del suo contrario. I biancorossi di Camillo Carlini, tecnico ormai totem della società di via Casale di San Basilio, hanno vissuto molto con la corrente alternata ed essenzialmente ha peccato di continuità nei risultati, riuscendo soltanto una volta a bissare il segno positivo (pari col Cantalice, vittoria a Grottaferrata). L'obiettivo è, quindi, cercare di ottenere al più presto la salvezza ed impostare poi la nuova stagione secondo canoni che ormai sono alla base del lavoro del club di Roma Est.
Stagione tra alti e bassi troppo repentini gli uni con gli altri: qual è la vera dimensione dell'Atletico Lodigiani? Nessuno meglio di te può dirlo. "Siamo una squadra giovane e con i giovani, si sa, si vive di episodi e di momenti. Sanno esaltarsi quando tutto va bene e deprimersi quando i risultati non arrivano. Non siamo una squadra da vertice ma sicuramente non meritiamo la nostra attuale posizione a mio avviso. Però non cerchiamo alibi: se la classifica dice che siamo 13esimi è quello che ci meritiamo".
Sei in biancorosso da diverse stagioni: cosa ti lega particolarmente al club, è raro vedere un tecnico per più anni nello stesso "Potrei fare una battuta e dire che il presidente rifiuta sempre le mie dimissioni e quindi non riesco a sganciarmi (ride, ndr). Non mancano di certo le discussioni ma Augello è prima di tutto un amico vero, e questa società la sento anche un po' mia in fondo. Condividiamo gli stessi pensieri, la stessa idea: avere una prima squadra che possa essere da trampolino di lancio per i giovani del settore giovanile. Sapere che abbiamo dato al professionismo diversi ragazzi che giocavano giovanissimi nella nostra prima squadra (Schettini e Saw gli ultimi due in ordine di tempo) ci inorgoglisce. Credo che un allenatore debba avere il coraggio di lasciare spazio ad un ragazzo, al di là della sua carta d'identità, se lo merita. All' Atletico la valorizzazione dei ragazzi viene prima di tutto. Anche quest'anno abbiamo diversi ragazzi sotto osservazione di squadre prof. Tiago Santos ad esempio, classe 2005, quest'anno stabilmente titolare insieme a Riccardo Polizzano, sempre 2005 (che lo era anche lo scorso anno). Hanno rifiutato trasferimenti in D pur di continuare con noi la stagione e sono tutt'ora sotto l'occhio vigile di diverse. E questo la dice lunga sul legame che si crea con questi ragazzi".
Rispetto alla passata stagione la rosa ha perso qualche elemento ma ci sono delle vere e proprie certezze: cosa ti sarebbe servito per vivere il campionato con maggior tranquillità? "E' una domanda difficile. Sinceramente pensavo di non trovarmi oggi in questa posizione ma abbiamo avuto tante assenze tutte insieme, colpa sopratutto nostra. Basta pensare che tra infortuni e squalifiche in attacco il solo Bokri dovuto sorreggere da solo l'intero peso del reparto offensivo senza potere mai rifiatare.
Atletico Lodigiani, tra alti e bassi c'è Bokri "Gruppo splendido, pronti a salvarci"
Il bomber è la punta di diamante dell'attacco biancorosso: con i suoi gol sta trascinando il gruppo di Carlini
Mi fa arrabbiare praticamente tutti i giorni, insieme a Guidotti e Carruolo, gli elementi storici e colonna portante del gruppo, ma devo ringraziarli perché non si sono mai tirati indietro. C'è un legame particolare con questi ragazzi che a volte porta ad andare un po' fuori le righe, ma sono tutti giovani e tocca a me poi riprendere le briglie. Al nucleo poi va aggiunto anche Francesco Demofonti anche se per motivi lavorativi non riesce ad essere sempre presente al 100%. E' anche lui fondamentale per questa squadra. Abbiamo fatto degli innesti nel mese di dicembre che sicuramente ci daranno una grande mano ad uscire da questa situazione, ma per chiudere il cerchio ti dico che con tutta la rosa a disposizione saremmo stati sicuramente in acque più tranquille".
Ammesso che per quest'anno l'obiettivo è ormai quello di tenere la categoria, pensi che l'Atletico Lodigiani possa tornare a giocarsi l'Eccellenza e, prima o poi, a ritrovarla? "Credo su questo possa rispondere al meglio il presidente. Adesso il nostro obiettivo è salvarci, poi vedremo cosa succederà".