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Il tecnico del Grifone ha già vinto per due volte il campionato cadetto e per la seconda ricomincia da campione d'inverno
09 Gennaio 2024
Andrea Di Giovanni, al suo secondo anno col Grifone (Foto ©Torrisi)
Nel caso ci riuscisse anche questa volta con il Grifone per Andrea Di Giovanni sarebbe il terzo campionato di Promozione vinto negli ultimi sei anni. Quasi l'en plein per l'allenatore dei rossoblù che entrerebbe nella stretta cerchia degli specialisti di categoria con legittime ambizioni, se in via Portuense o meno questo lo decideranno programmazioni e futuro, di tentare poi l'ancor più difficile assalto alla Serie D. Opportunità che in tre occasioni non si è concretizzata per allontanamenti dal progetto più o meno fisiologici. I numeri del Grifone che ha chiuso in testa il girone d'andata centrando il titolo d'inverno con due giornate di anticipo (prima in tutto il campionato) sottolineano ancora una volta l'ottimo lavoro di un tecnico abituato a vincere e a far vincere, perché se l'ambizione di un club è quella di arrivare davanti a tutti deve essere anche in grado di saper scegliere su chi puntare per guidare un gruppo anch'esso adatto a raggiungere l'obiettivo massimo. La regola del 33-33-33 percentuale è sempre vera, anche nel dilettantismo. Nel caso specifico il 33% di Di Giovanni pesa un po' di più, parla la sua storia.
La stagione che il Grifone sta vivendo sin qui ricalca grossomodo quella che condusse il tecnico capitolino al successo con il Montespaccato, società nella quale è rimasto per cinque anni, compreso anche quello nel massimo campionato regionale. Gli azzurri in quella stagione iniziarono e conclusero al primo posto il campionato in un girone A a 18 squadre duellando con Monti Cimini e Play Eur, prima però di prendere il largo proprio al giro di boa concluso con un vantaggio di 7 punti sui gialloneri viterbesi che divento poi di 17 al termine della stagione. All'epoca, ricordiamo, erano presenti i play off e quindi poi la conservazione di un secondo posto piuttosto che la rincorsa, evidentemente senza una reale possibilità, al primato aveva un suo peso. Play off presenti anche nel secondo campionato vinto da Di Giovanni, questa volta a Tivoli nel 2019, l'ultimo campionato pre Covid e antecedente alla prima riforma dei campionati. In quel caso gli amarantoblù conclusero l'andata al secondo posto dietro un Cantalice che nel girone B partì a spron battuto prima di essere rimontato da realtà come Palestrina (con in panchina un altro maestro di promozioni, Di Loreto) e Fiano Romano. Due i punti di svantaggio dei tiburtini dopo 17 giornate rispetto ai sabini, per un primato che venne raggiunto a stretto giro la settimana successiva con la cinquina al Passo Corese e il contemporaneo ko dei biancorossi proprio con il Palestrina. A sorpasso avvenuto, nessuno è poi più riuscito a sopravanzare la Tivoli. Nella passata stagione, invece, il Grifone chiuse al quarto posto, per poi giocarsi le sue carte negli scontri diretti. Aranova (soprattutto) e Romulea hanno avuto qualcosa in più e l'Eccellenza è poi sfumata. Ad oggi, con nove punti di vantaggio sul secondo posto (il più alto registrato fin qui dal tecnico e per giunta con una squadra in meno) l'orizzonte verso il massimo campionato appare, di nuovo, chiaro da nubi.
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