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L'INTERVISTA

Città di Cerveteri, Caputo: "Per la salvezza serve tranquillità e perseveranza"

Le parole del tecnico dei neroverdi, in vista del match di domenica contro il Tarquinia

11 Gennaio 2024

Città di Cerveteri, Caputo: "Per la salvezza serve tranquillità e perseveranza"

Paolo Caputo, allenatore del Città di Cerveteri (Foto ©Cardini)

Un vero lupo di mare come Paolo Caputo aspetta dentro la tempesta, limita i danni che essa procura e, nel frattempo, costruisce con perizia, puntella con chiodi intrisi di esperienza, il legno della sua nave in parte ancora da sgrezzare, comunque di buona fattura e, dunque, in prospettiva, valido per lunghe proficue traversate.

“Cerchiamo un’identità - narra il tecnico del Città di Cerveteri - chi conosce bene il calcio sa che occorre tempo, perseveranza, pazienza”.

A Roma con il Palocco, è arrivata la prima sconfitta, dell’era Caputo a Cerveteri, dopo due pari senza reti.

“Abbiamo incontrato una squadra rodata e in fiducia. Siamo stati in campo in maniera abbastanza disinvolta poi, sono subentrate delle paure, lecite ma da combattere ed attenuare sensibilmente, lavorando sul campo durante gli allenamenti”.

Un allenatore esperto dovrebbe essere d’aiuto in tal senso.

“Si, poi bisogna trovare una buona predisposizione da parte dei ragazzi a mettersi in discussione e onestamente devo dire che, a Cerveteri ho trovato dei bravi ragazzi, pronti a tutto, per la causa verde azzurra”.

Un bel punto di partenza..

“E infatti stiamo lavorando bene; questo è l’aspetto che più conta in questo momento”.

Manca la prima vittoria però e soprattutto manca il goal..

“È vero. L’assenza di un bomber di razza come Mauro Catracchia non aiuta in tal senso. Chi lo sta sostituendo va solo applaudito per l’impegno e la professionalità mostrata è chiaro che, Catracchia per noi, è essenziale”.

Rientrerà?

“Mi auguro tra due settimane. Nel frattempo dobbiamo continuare sulla strada intrapresa. Provare sempre a giocare, con coraggio, senza pensare troppo a ciò che è stato. Chi ha visto le nostre partite è consapevole come me che, abbiamo creato e tentato attraverso il possesso palla; raccoglieremo i frutti di ciò che, stiamo onestamente inseguendo”.

All’orizzonte ecco il delicato derby con il Tarquinia..

“Inutile negare che siamo due squadre con delle oggettive difficoltà, innanzitutto di classifica. La nostra mentalità non cambia e, non deve cambiare. Al Bonelli andiamo per giocare come stiamo imparando a fare e, dunque, per fare risultato”.

Per la salvezza cosa occorre, concretamente parlando?

“Sarò ripetitivo ma serve solo lavorare e perseverare nel farlo. Se riusciamo a stare in campo con una certa tranquillità e con uno spirito ben preciso, molto probabilmente raggiungeremo il nostro obiettivo”.

Le insidie in questo girone A sono davvero tante però..

“Si tratta di un campionato molto complicato è vero. Ed è proprio per questo motivo che, serve alzare ulteriormente l’attenzione, non possiamo più calare dal punto di vista della tensione emotiva. Dobbiamo disputare un girone di ritorno robusto, pragmatico, produttivo”.

In conclusione un tecnico come te, un lusso per la categoria, cosa fa nei momenti difficili come questo ad esempio..

“Cerca di non perdere lucidità, di infondere fiducia nei suoi ragazzi. Bisogna stare calmi ma al contempo tirare fuori la rabbia giusta, quella che, unita ai buoni propositi da mettere in campo, solitamente porta ai risultati”.

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