L'INTERVISTA
Tarquinia, Coluccio: "Dal match con il Città di Cerveteri mi aspetto risposte significative"
L’ennesima brutta figura rimediata dal Tarquinia (1-4 col fanalino di coda Castel Sant’Elia), ha imposto al club profonde riflessioni su ciò che è, e ciò che potrebbe essere, al termine del derby/scontro salvezza col Città di Cerveteri, in programma nel prossimo turno alle ore 14.30 al
Liviano Bonelli.
“Abbiamo fatto le nostre considerazioni durante una riunione in società - racconta sempre con molta trasparenza e lealtà, il presidente del Tarquinia Massimiliano Coluccio - per me nella vita prima viene l’amicizia e la stabilità dei rapporti umani creati nel tempo poi, viene il resto”.
Mandare via il tecnico sarebbe la soluzione più consueta; cosa dice in merito?
“Ercolani gode della mia stima come uomo e come tecnico -prosegue Coluccio - è il primo ad essere dispiaciuto per questa situazione. Lui è parte integrante della famiglia Tarquinia, lo sarà sempre, indipendentemente da ciò che accadrà d’ora in avanti”.
Una sconfitta col Città di Cerveteri potrebbe metterlo ulteriormente in difficoltà..
“È chiaro ed è proprio per questo che ho, chiamato i calciatori più rappresentativi, come carisma, della squadra a raccolta; li ho ulteriormente responsabilizzati e gli ho ribadito che ho fiducia in loro e nel tecnico; certo dalla gara col Città di Cerveteri mi aspetto tante significative risposte dal gruppo”.
Inevitabile però affermare che, il match contro la compagine diretta da mister Caputo è, un crocevia.
“Dopo il colloquio intrapreso, ho visto la squadra scendere in campo ed allenarsi in maniera molto propositiva; questo mi lascia ben sperare. Chiaramente se falliamo anche l’appuntamento col Città di Cerveteri cambieranno degli scenari ma non è un qualcosa che purtroppo o per fortuna dipende da me. Al Tarquinia le persone hanno una testa che funziona, oltre che un cuore che pulsa. Ogni componente del club vuole il bene della squadra. Avverrà ciò che è necessario, se la rotta non sarà invertita”.
Ha qualche rammarico in generale?
“Forse uno. Non ho consentito al nostro direttore sportivo Paolo Di Martino di intraprendere anche durante l’estate, una campagna acquisti importante. Per lo meno è quello che penso io. Il budget che, ha il Tarquinia, non è diciamo faraonico ed è chiaro che, logisticamente poi non siamo un club comodo per chi deve raggiungerci da Roma o dintorni, dove solitamente abitano i giocatori più bravi. Paolo ha lavorato in maniera molto professionale, ma non ha avuto modo, probabilmente, di
agire come avrebbe voluto”.
Quando le stagioni nascono male, è sempre molto complicato raddrizzarle.
“Nel calcio i risultati sono fondamentali - conclude patron Coluccio - siamo partiti anche abbastanza bene poi ci siamo del tutto persi. Il campionato è difficile, siamo pur sempre una ripescata last minute, però abbiamo fatto degli sforzi economici, siamo stati costruttivi, ci abbiamo provato. C’è un girone di ritorno intero da vivere; ho fiducia in tutti gli uomini che rappresentano il club, calciatori compresi, possiamo ancora dire la nostra in un contesto molto agguerrito e competitivo; sono certo che col Città di Cerveteri faremo una partita tosta, poi vedremo, ciò che accadrà”.