l'intervista

Lucani: "Il Fiano ora è più consapevole, possiamo migliorarci ancora"

Momento cruciale per la stagione del Fiano Romano. Il gruppo di Lascaro grazie al successo ottenuto domenica scorsa contro la Vivace Grottaferrata ha mantenuto il passo delle due prime della classe e domenica al Leprignano è pronto ad ospitare il Rieti, che ha di nuovo cambiato allenatore tornando sotto la gestione di Ferazzoli. Un curioso caso del destino visto che all'andata lo stesso tecnico era stato appena esonerato e al suo posto arrivò Battisti, che ha guidato gli amarantocelesti fino a due settimane fa. "Appena l'abbiamo saputo ci siamo messi a ridere nello spogliatoio - commenta ironicamente Massimiliano Lucani, il ds dei tiberini - è successa la stessa cosa che aveva caratterizzato la partita di andata, incredibile. Sicuramente da quel match in poi, le cose sono un po' cambiate - analizza - la squadra è molto più consapevole dei propri mezzi e quel che ha costruito fino a questo momento della stagione mi lascia molto soddisfatto. Purtroppo non siamo riusciti ad avere quella continuità necessaria che ci avrebbe permesso di essere ancora più vicini sia al Rieti che al Monterotondo, ma non per questo valutiamo negativamente il campionato fin qui. Anzi, siamo in linea con l'obiettivo che ci eravamo prefissati ed abbiamo anche la possibilità di migliorarlo. Certo è che dovremo dare il massimo in queste due settimane. Ad iniziare dalla sfida con il Rieti. Loro sono una squadra che per nomi in rosa non dovrebbe fare questo campionato, ma un altro. E' un'autentica corazzata ed ha sbagliato pochissimo. Lo stesso discorso lo faccio anche per il Monterotondo, che forse ha qualcosa in meno a livello di organico ma ha un allenatore come Cristiano Di Loreto che è un autentico valore aggiunto. Quel che mi sorprende in questo preciso momento è la loro capacità di riuscire a segnare così tanto. Non me l'aspettavo. Il Fiano Romano che abbiamo costruito si è dimostrato di livello, nonostante i tanti volti nuovi inseriti. Possiamo giocarci le nostre carte fino in fondo, mantenendo così aperto ogni discorso".

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