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l'intervista

Via l'obbligo degli Under, Palmieri contrario "I giovani ne usciranno penalizzati"

Il presidente dell'Atletico Lariano esprime il suo disappunto dopo la modifica della norma per la prossima stagione

23 Aprile 2024

Via l'obbligo degli Under, Palmieri contrario "I giovani ne usciranno penalizzati"

Riccardo Palmieri, co-presidente dell'Atletico Lariano (Foto ©Ricasoli)

Una novità epocale per il calcio dilettantistico laziale che non può che far discutere. Domenica il CR Lazio dando seguito alla decisione presa con il suo consiglio direttivo ha abolito l'obbligo di schierare giovani in età di lega nei due principali campionati, quelli di Eccellenza e Promozione. Una misura che non trova d'accordo Riccardo Palmieri, co-presidente dell’Atletico Lariano assieme a Loris Di Giacomantonio "Facendo un calcolo molto semplicistico, fino a questa stagione in Promozione c’erano almeno sette o otto giovani in età di lega per ogni squadra, quindi oltre cento calciatori giovani per ogni girone. A questi bisognava aggiungere quelli dell’Eccellenza e, a mio parere, questo era un bene per i nostri ragazzi, ma anche per tutto il movimento che, va ricordato, è dilettante. Invece con questa innovazione credo che il rischio sia tornare a vedere delle società che spendono cifre assurde per vincere campionati, ovviamente allestendo organici senza giovani nella maggior parte dei casi. Quali allenatori rischiano di lanciare un giovane rispetto a un giocatore formato e più esperto? I ragazzi ne usciranno fortemente penalizzati, già lo si è visto in Prima Categoria con l’abolizione degli obblighi che erano comunque minimi fino a poco tempo fa. Ora cosa faranno una volta usciti dall’Under 19? Si potrebbe pensare a un campionato Under 23 che li tuteli, magari. Ma credo che si potessero mantenere tre under almeno in Promozione, magari accorpando le fasce d’età obbligatorie: dal prossimo anno, ad esempio, si poteva mettere l’obbligo di schierare tre ragazzi dal 2004 in avanti". La scelta da parte del CR Lazio non modificherà però il modus operandi dell'Atletico anche nel prossimo futuro "Non cambieremo filosofia: continueremo a investire sui ragazzi, anche se ovviamente incontreremo tante formazioni molto più esperte. Con la riforma una società come la nostra poteva pensare di fare il salto di qualità nella prossima stagione, così diventa tutto più complicato. Ma la nostra migliore vittoria sarà sempre portare i ragazzi del settore giovanile e del territorio a vestire la maglia della prima squadra. Quella maglia vestita con onore anche da elementi storici che possono trasmettere ai più giovani i valori che rappresenta".

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