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l'intervista
11 Giugno 2024
Fabrizio Ferazzoli, ha condotto il Rieti in Eccellenza (Foto ©Quartapelle)
Un campionato particolare...ma vinto
La stagione di Ferazzoli a Rieti, come detto, è stata vissuta a corrente alternata. Nonostante questo, però, il mister è riuscito a tenere le redini ben salde fino alla fine, ottenendo un risultato storico che riporta un marchio tra i più famosi nel massimo campionato regionale "E' stato difficile, soprattutto all'inizio, perché ci sono state delle grandi incomprensioni con la società in merito a determinate scelte, su alcuni aspetti non eravamo allineati. Nella seconda parte sono tornato ben consapevole di quello che era l'ambiente Rieti, concentrandomi solamente su quello che era l'obiettivo da centrare e ho lasciato da parte qualcosa, andando dritto per la mia strada lasciando da parte altre sfaccettature. Sicuramente questa è stata più semplice. Penso che abbiano fatto la differenza rispetto al Monterotondo che è la squadra con cui abbiamo lottato per la vittoria del campionato i due scontri diretti. All'andata avevamo vinto al 90', ma quella che ci ha fatto vincere il campionato è stato il pareggio del Cecconi, in cui abbiamo cambiato alcune cose e con due giocatori importanti per noi, Lommi e Simone Pezzotti, siamo andati a fare uno scontro diretto che dal punto di vista caratteriale e fisico è stata la più bella della stagione. Ha creato quel divario decisivo e gli stessi giocatori del Monterotondo mi è parso di capire che abbiano avuto la consapevolezza di perdere il campionato quella domenica". Una squadra che Ferazzoli ha portato al trionfo. Una squadra che per questo era stata costruita e che il mister ha saputo gestire senza la pressione del risultato "Non ho sentito la pressione di dover vincere, perché non è la prima volta che mi è capitato di iniziare una stagione per vincere. Negli anni ci sono riuscito più volte. Penso a San Cesareo, oppure agli inizi con la Cavese mentre a Montespaccato siamo stati un po' la sorpresa di quell'annata perché c'erano realtà come Real Monterotondo, Tivoli ed Unipomezia che erano più attrezzate di noi. Quindi, quest'anno sono andato a Rieti consapevole che ci saremmo giocati il campionato con il Monterotondo e forse un'altra squadra, e all'atto pratico direi che poi le cose sono andate così. Sapevo che eravamo costruiti per vincere e che la squadra andasse condotta in un certo modo".
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