Cerca

l'intervista

Orgoglio, rammarico e testa al futuro: Lorenzo Silvagni a 360°

Dopo la fine del campionato con lo Sporting Ariccia, l'ex Lazio si racconta

21 Giugno 2024

Orgoglio, rammarico e testa al futuro: Lorenzo Silvagni a 360°

Lorenzo Silvagni (Foto ©Troisi)

La stagione dello Sporting Ariccia non si è conclusa nel migliore dei modi: dopo un inizio altalenante il percorso degli amarantocelesti sembrava essere in risalita ma, con quale inciampo di troppo, non sono riusciti a scampare i play out. Con il pareggio nei tempi supplementari contro lo Zena agli spareggi, il team ariccino ha dovuto salutare il posto in Promozione, il centrocampista Lorenzo Silvagni, capocannoniere della squadra, ripercorre l'intera annata: "È stato un percorso duro, iniziato molto male e finito nel peggiore dei modi. Partire con 8 partite e solo 3 punti raccolti è stata la nostra condanna.
Abbiamo rialzato la testa ma poi quando tieni la macchina per lungo tempo sopra giri, piano piano comincia a dare segni di cedimento, abbiamo avuto moltissimi infortuni, compreso il mio, che ci hanno penalizzato e tra questi non ce ne è stato mai uno banale. Sicuramente potevamo fare molto meglio e forse bastava poco per farlo, ma è andata così. Il rammarico più grande è aver perso la categoria poiché lo Sporting merita ben altro rispetto la Promozione e vederla in una categoria inferiore fa male al cuore". Tanti problemi, ma secondo l'ex Lazio anche altri fattori hanno contribuito alla retrocessione degli amarantocelesti "Ci tengo a dire un paio di cose però in merito alla caratura della classe arbitrale, ecco, se esistono giocatori di categoria, esistono anche arbitri di categoria e quello che ho visto in questa stagione è stato non mi ha soddisfatto. In 30 partite pochi arbitri hanno saputo leggere e condurre nel migliore dei modi la partita, ci sono anche video di varie testate che evidenziano i loro tanti errori, dettati, forse dalla poca esperienza o dal poco sapere. Abbiamo perso la categoria anche per errori netti ed oggettivi da parte di un singolo, il percorso è stato, come detto, difficile, ma penso che durante il play out le decisioni arbitrali abbiano favorito la squadra, di gran lunga, più debole in campo. Sottolineo ancora che potevamo fare di meglio, sicuramente, ma mi porto dentro tanta rabbia per i fatti accaduti". Ora è però tempo di pensare al futuro "Personalmente è stata una stagione anche soddisfacente con più di 20 gol, ma tutto passa in secondo piano davanti a determinati accadimenti. Non so cosa farò nel prossimo futuro, sicuramente devo riacquisire entusiasmo e convincermi che purtroppo la categoria prevede anche questo".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Gazzetta Regionale

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alle nostre newsletter

EDICOLA DIGITALE

Dalle altre sezioni