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Non chiamatelo "portierino": la prima di Carassai è un successo

L'estremo difensore della Red Tigers è stato il migliore in campo nel match d'esordio in Coppa contro il Soratte Capena

02 Settembre 2024

Non chiamatelo "portierino": la prima di Carassai è un successo

Emanuele Carassai: prima stagione in Promozione per lui (Foto ©GazReg)

Una tendenza diffusa. A volte con un sottofondo affettuoso, altre invece con un'accezione decisamente più negativa, come il dottorino di verdoniana memoria in Un Sacco Bello. Il portierino è da sempre quel ragazzo che viene chiamato alla corte di una prima squadra, spesso gettato nella mischia quando la contesa ha poco peso per la classifica, per farsi le ossa, oppure proprio in Coppa, per gestire una sorta di turn over sempre più diffuso anche tra i dilettanti. Un suffisso "ino" che in un modo o in un altro sminuisce, ammorbidisce (almeno sulla carta e sugli spalti) il valore effettivo di un giocatore che, seppur giovane, ha tutte le qualità per essere determinante, come nel caso di Emanuele Carassai, estremo difensore della Red Tigers che domenica ha dato ampia dimostrazione d'affidabilità. Partita sui generis quella del Vianello, con le due formazioni (l'altra era il Soratte Capena) che si sono sfidate a viso aperto prevalendo a fasi alterne nella durata del match. Dopo una prima parte favorevole agli ospiti, con l'ex Savio che tappa la prima falla dopo soli 3', i biancorossi di Marziali hanno preso il sopravvento e trovato meritatamente il vantaggio con un gol sublime di Di Cicco per poi raddoppiare ad inizio ripresa con Proietti. Da qui in avanti il ritorno prepotente dei biancorossi di Sant'Oreste fa accendere la luce rossa dalle parti di Carassai che non può nulla sulla conclusione a fil di palo di Lomanto, ma poi si esalta su un destro dal limite di Caprioli davvero velenoso e, al 43', mandando in angolo con un gran tuffo un'altra conclusione col contagiri dell'ex Monterotondo. Sembra ormai fatta, ma al 50' deve uscire alla disperata atterrando De Santis. A mali estremi... Il rigore di Italiano riesce soltanto ad intuirlo, mentre quello di Caprioli nella sequenza dopo i 90' lo intercetta, blindando la qualificazione. Non chiamatelo, dunque, portierino. 

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