L'intervista

Scotti: "Dai calciatori mi aspettavo di più. Alla Pescia posso solo dire grazie"

Gabriele Tossio

L'ormai ex direttore tecnico del club ai saluti dopo una prima metà di stagione complicata

Dopo Michele Micheli, Adus Amici ed Oberdan Scotti, tutti e tre ai saluti, la Nuova Pescia Romana imbastisce l’ennesima rivoluzione di una stagione molto turbolenta che, ha visto il ritorno in panchina di Pietro Codoni. Amareggiato ma consapevole di aver rispettato se stesso ed il club che lo aveva scelto, l’ormai ex direttore tecnico del club maremmano Oberdan Scotti analizza l’evoluzione di un rapporto in cui lui non ha davvero nulla da rimproverarsi: "Direi proprio di no. Ci tengo innanzitutto a precisare che lascio un club composto da ottime persone, a livello dirigenziale. Il nostro obiettivo era disputare una stagione di transizione, gettando le basi per un futuro più solido sotto l’aspetto della competitività, valorizzando al contempo il corposo parco giovani presente nella rosa messa a disposizione prima di Micheli poi, di Amici".

Due tecnici che si congedano per un terzo, da sempre vicino al club.

"Per quanto concerne Micheli e Amici parliamo di due allenatori preparati, oltre che di persone squisite. Ognuno si assume le sue responsabilità. Non intendo insegnare a nessuno come si fa calcio; ognuno lo vive nella propria maniera. Io però, non mi sono mai fatto sopraffare dai giocatori. I calciatori devono fare ciò per cui sono rimborsati, in alcuni casi anche generosamente. Alla Nuova Pescia Romana, per lo meno per quello che ho visto io, dirigenti e, allenatori, hanno dato tanto, sicuramente molto di più, rispetto a quello che hanno profuso diversi calciatori, purtroppo".

Non è un concetto tenero quello espresso.

"Ma è la verità. Io tra l’altro avevo avvisato chi di dovere in tempi non sospetti. All’interno di una squadra giovane, seppur con qualità, bisogna che i cosiddetti veterani diano sempre il 100% e si mettano a completa disposizione di chi deve prendere delle decisioni tecniche. Nel momento in cui ho visto che questo alla Nuova Pescia Romana non era più la priorità, ho tolto con dispiacere il disturbo".

E adesso?

"Ora mi riposo. Potrei fare calcio in una nuova realtà già da domani. Adesso però devo allentare la tensione accumulata, in seguito si vedrà. Auguro alla Nuova Pescia Romana il meglio; li ringrazio per l’opportunità che mi hanno dato".

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