Monterotondo e l'Eccellenza che non torna: 9 punti potrebbero non bastare

Proprio il ruolo centrale di uno dei più grandi attaccanti del nostro calcio, ma non solo, è un altro segnale di quanto poi la struttura gialloblù non sia riuscita ad andare oltre i propri limiti, operazione che permette di raggiungere obiettivi di più ampio respiro. Quasi il 50% dei gol del Monterotondo portano la sua firma, e la ricerca di un altro terminale offensivo nel mercato invernale (Ushe era il nome più vicino a vestire gialloblù) oltre allo scambio Colapietro-Fabrizi ha rappresentato un altro indicatore delle difficoltà di una squadra nel riuscire a svincolarsi da una figura così predominante e decisiva. Tradotto: se non ci pensa sempre (o spesso) Re Diego si fa fatica. E la fatica principale è arrivata negli scontri diretti.

Nelle sfide giocate con le altre delle prime cinque del girone (per un totale di 8 gare) sono arrivati soltanto 7 punti e a questo si sono affiancati risultati penalizzanti per la corsa all'Eccellenza come la sconfitta di domenica (in ultimo caso, ma il Poggio Mirteto vinse anche all'andata ndr) o giornate di magra come ad esempio i due pareggi consecutivi con Palombara e Montecelio che, attualmente, scontano rispettivamente -26 e -30 dall'undici di Baiocco (in foto ©Aresu) o il pareggio subito all'Urbani contro il Riano che era sotto di tre gol al 62'.