l'intervista

Danilo Scibilia, la voglia è sempre la stessa... "Stagione all'Ostiantica di livello"

L'attaccante classe 1986 ha ancora l'entusiasmo dei primi tempi ed ora si prepara al playoff di Formia

Indipendentemente da come andrà la sfida contro il Città di Formia nel I turno del playoff, quella che si è conclusa domenica con l'ultimo turno di regular season è già la miglior stagione dell'Ostiantica nel campionato di Promozione. Il club bianconero ha vissuto una progressiva crescita nel corso degli anni ma è soltanto adesso che sta portando a casa i frutti migliori di tanto lavoro. Tra i protagonisti, ormai da due stagioni e mezzo, c'è un ragazzino classe 1986 che guarda la carta d'identità e poi scende in campo come se nulla fosse: Danilo Scibilia. Attaccante che ha vissuto in piazze importanti e che ha un legame particolare con Alberto Cerrai si è rivelato un punto di forza sia sul lato tecnico che su quello morale dei bianconeri "Abbiamo dato tanto, anche rispetto a momenti sfortunati come gli stop forzati di tanti giocatori di livello - esordisce - ed ora andremo a giocarci qualcosa di importante contro una squadra fortissima che con i punti che ha fatto (81) penso che nel nostro girone avrebbe vinto a mani basse, anche soltanto per la cifra tecnica che ha".

Al Città di Formia è poi legato anche un bel ricordo per te? "Conosco il loro ds Di Marco e l'ultima volta che ho fatto gol in Eccellenza era proprio contro di lui, quando ero all'Audace. Una partita in cui esordì in panchina un vero amico come Daniele Scotto di Clemente, che ha poi avuto ottimi risultati come allenatore". 

Sarà una sfida complicata... "Senza dubbio. Il Città di Formia è un club molto organizzato, ha saputo investire ed ha alle spalle una piazza vera. Quando nei paesi c'è questa combinazione difficilmente si sbaglia".

Qual è il mondo Ostiantica, invece? "Noi siamo un club in versione un po' più familiare, ma senza dubbio ci siamo fatti rispettare. Il nostro organico è senza dubbio competitivo, ma abbiamo pagato tanti infortuni. Quando perdi per lungo tempo giocatori come Nicholas De Santis, Quattrotto o Picciano in questa categoria è facile perdere il filo. Siamo stati però bravi ed ora ci giocheremo le nostre carte. L'Ostiantica non ha mai giocato i playoff o comunque non si è mai trovata nel pieno della lotta per l'Eccellenza, quindi se dovremmo riuscire a conquistare qualcosa di buono sarebbe un grande premio per l'impegno di tutti e per quante ne abbiamo passate". 

Come la vivi, dopo tante battaglie? "Ormai sono maturo e riesco a guardare il campo a 360 gradi. Curo il dettaglio durante la settimana e se posso do dei consigli ai più giovani. Penso di essere una voce importante dentro lo spogliatoio e quindi cerco di tenerli sulla corda". 

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