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L'intervista
13 Giugno 2025
Marco Paolacci in maglia Vis Artena (©Roberto Coculo)
L'Eccellenza e il futuro in panchina
Stagioni in D splendide, dopo le quali hai scelto l’Eccellenza.
"Dopo domeniche in giro per l'Italia ho preso la decisione e di avvicinarmi definitivamente alla famiglia, andando a Colleferro. Prima dell’inizio del campionato però, durante il ritiro estivo, il mio ginocchio ha fatto di nuovo “crack” e non ti nego che rialzarmi non è stato facile, vista anche i 38 anni di età. Il mio coraggio e la mia determinazione però mi hanno permesso di rimettermi in piedi e tornare a giocare. Delle doti mentali che mi hanno sempre contraddistinto, e che mi hanno aiutato sempre a rialzarmi nelle difficoltà. Infine nell’ultima estate sono tornato a Frascati per aiutare degli amici, ed anche qui, non senza qualche difficoltà abbiamo portato a casa l'obiettivo".
Di tutto questo, cosa porterai dentro di te?
"Nel cuore avrò sempre i ricordi di ogni battaglia, ogni domenica a lottare con i miei compagni ed ogni gol, pronto a festeggiare con gli altri ragazzi. Lo spogliatoio è qualcosa che chi non l’ha vissuto non può capire e che difficilmente si dimentica. Credo di aver sempre dato tutto me stesso in ogni squadra ed è questa la cosa di cui vado più fiero in assoluto".
Hai portato a termine questo percorso, il tuo futuro sarà ancora sui campi?
"Certamente. Mi sento pronto per sedermi in panchina, più motivato che mai. Sento dentro di me che questo può davvero rappresentare un nuovo capitolo della mia vita. Grazie alle mie doti da leader e trascinatore sento che posso trasmettere ad un gruppo ciò di cui ha bisogno, ed anche da un punto di vista tecnico sento che può davvero trasformarsi in una grande opportunità. Aspetto trepidante quella chiamata, molto carico nell’intraprendere questa strada in queste nuove vesti".
Quali sono state le persone più importanti in questo lungo tragitto?
"L'importanza della mia famiglia è stata vitale, senza di loro non sarei riuscito mai a fare quello che ho fatto. Mia moglie mi è stata di supporto sempre, soprattutto nei momenti più difficili. Quando attraversi periodi bui avere persone accanto come mia moglie ma anche come i miei genitori è vitale, così come anche i miei figli. Terminare è stato difficile ma ciò che porterò sempre nel cuore saranno tutti i messaggi arrivati dai compagni, ma soprattutto degli avversari, con cui siamo stati protagonisti sul campo e con cui alla fine dei conti ha prevalso un rispetto di fondo incommensurabile".
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