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l'intervista

Casal Barriera, l'anno della riscossa.
Melis "Questo club ha qualcosa in più"

Il direttore sportivo gialloverde ripercorre la stagione e si proietta sul futuro in Eccellenza

23 Giugno 2025

Casal Barriera, l'anno della riscossa. Melis "Questo club ha qualcosa in più"

Foto ricordo: il giorno in cui il Casal Barriera è tornato in Eccellenza (Foto ©Cardini)

Massimiliano Melis, il regista

"Mi sono rilassato una settimana dopo la conclusione del campionato" e non si fa di certo fatica a crederlo, vista la passione che infonde durante ogni singola stagione. Un lavoro che ha portato il Casal Barriera sempre all'interno di quella ristretta cerchia di squadre che lottano per il titolo. Massimiliano Melis (in foto) è una delle anime che tiene in vita il progetto gialloverde ormai da anni e di tempo per il relax ne ha davvero poco...

Quanto è stato difficile vincere questo campionato? "Molto, perché in questa stagione ci sono state molte squadre attrezzate per la vittoria finale. Penso a tutte quelle che hanno chiuso intorno al podio, squadre di livello. Il Monterotondo poteva vantare un campione come Tornatore, il Real San Basilio aveva tanti giocatori di spessore, e poi c'era il Villalba, che è riuscita a chiudere al secondo posto nonostante qualche sacrificio in inverno (uno di questi, Lalli, ha chiuso proprio al Casale ndr). Poi c'è stato anche l'Olimpus che onestamente conoscevo poco, ma devo dire che poi dal momento in cui abbiamo vinto contro di loro nello scontro diretto ha perso un po' il filo, ma si è dimostrato un grande avversario. E' stato un girone davvero competitivo se pensiamo anche alle squadre che hanno finito la stagione nelle retrovie, come il Bellegra oppure la Vis Subiaco, che secondo me ha i numeri per potersi imporre anche nel prossimo campionato". 

Quindi hai fatto un grande lavoro nella costruzione della rosa? "Da tre anni mi dicono sempre che ho la rosa migliore (ride, ndr) però vorrei precisare una cosa, partendo da un piccolo particolare che riguarda gli uomini dell'attacco. Abbiamo avuto Tornatore, Follo, ed altri grandi interpreti, ma il campionato l'abbiamo vinto con Moretti Romani, con Origlia che non è riuscito ad avere continuità e poi con l'arrivo di VastaLalli a stagione in corso. Questo cosa va a significare? Indica che per quanto poi il lavoro di ognuno possa essere riconosciuto valido da se stessi e dagli altri subentrano sempre anche altri fattori. In questa stagione siamo stati anche fortunati, perché quando abbiamo perso punti è accaduto anche agli altri. Siamo stati bravi, sicuramente, nel gestire meglio i momenti di difficoltà". 

Fondamentale, quindi la gestione da parte del mister. Che infatti è stato confermato subito... "Con Mattia c'è un ottimo rapporto che va avanti da tre anni ma che nasce anche da precedenti esperienze. E' un tecnico che si sta confermando di ottimo valore e la testimonianza migliore in questo senso è arrivata con il GR Top Player. Lui non se l'aspettava minimamente, ma essendo un premio in cui votano calciatori ed allenatori è sicuramente un grande attestato di stima. Abbiamo scelto di proseguire insieme, nel segno della continuità di un progetto che ha delle linee guida ben precise". 

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