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26 Giugno 2025
Da sinistra: Riccardo Palmieri e Loris Di Giacomantonio, presidenti dell'Atletico
"In nove anni abbiamo raggiunto un sogno: portare tutti i team dell’agonistica nelle categorie regionali, un traguardo mai raggiunto prima ed unico tra tutte le società del territorio; abbiamo ottenuto un altro grande riconoscimento quello di Scuola Calcio di Terzo Livello FIGC che richiede standard elevati in termini di infrastrutture, personale tecnico e organizzazione. Un ringraziamento sincero va a tutti coloro che hanno contribuito a tutto questo: responsabili tecnici, allenatori e a tutti i nostri calciatori". Il risultato dell'Atletico Lariano non è dunque un exploit temporaneo, ma è il frutto di una sana politica di gestione che ha portato benefici ad ogni livello, partendo dal tessuto sociale di un piccolo centro che nel calcio trova una grande opportunità, fino ad arrivare alla prima squadra che tramite (anche) i giovani del vivaio da anni riesce ad essere una realtà ben definita nel torneo cadetto.
Under 25 Loris Di Giacomantonio e Riccardo Palmieri hanno quindi di che essere felici per i risultati ottenuti, tra quali l'ultimo (ma non per ordine d'importanza) è quello del primo posto nel girone D per l'impiego dei giovani e la loro valorizzazione. Il club gialloverde ha chiuso in testa davanti ad una realtà come la De Rossi che ha un bacino d'utenza molto più ampio cui attingere e quindi da poter sviluppare. L'età media della formazione allenata da Centra è stata di 24 anni con quattro ragazzi nati nel 2002, uno nel 2003, quattro nel 2004, due nel 2005, tre nel 2006, tre nel 2007 ed uno nel 2008. "Un premio importante che inorgoglisce il nostro club: in una stagione in cui non era obbligatoria la presenza degli Under, abbiamo costantemente lavorato per la crescita dei ragazzi che sono linfa per la nostra società. Questa non è la fine di un percorso, ma è semplicemente il nostro percorso. In questo periodo diverse società chiameranno i ragazzi. Ma solo chi, come noi, nel corso degli anni ha creduto nei giovani del territorio, oggi può parlare davvero di progetti. Il calcio è bello anche per questo: si può dire tanto, ma poi contano i fatti concreti. Le promesse, a fine stagione, le porta via il vento. Un ringraziamento sincero va a tutti coloro che hanno contribuito a tutto questo: responsabili tecnici, allenatori, dirigenti, che sono il nostro cuore pulsante, la segreteria e il mitico magazziniere Dorin Antonie. Ma voglio esprimere gratitudine anche ai calciatori della prima squadra che in questi anni sono stati un esempio e una fonte d’ispirazione per i giovani".
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