lo speciale
Valorizzazione giovani, Vis Subiaco. Angelucci "I giovani, se bravi, giocano sempre"
Il ds giallobù commenta il primo posto nella speciale graduatoria del girone B
La rinascita della Vis Subiaco passa dai suoi giovani. I gialloblù hanno ottenuto, infatti, il primo posto nel Girone B per quanto riguarda il premio Valorizzazione Giovani: un riconoscimento importante che impreziosisce il lavoro svolto dalla società dopo la stagione deludente dello scorso anno. Il direttore sportivo Andrea Angelucci ha commentato così questo traguardo: "Io sono arrivato quest’anno, sono un sublacense doc, anche se poi ho sempre lavorato lontano dal paese. Mi è stata chiesta una mano dopo tutto quello che è successo lo scorso anno con il ripescaggio all’ultimo che ci ha costretti a lavorare in tempi ristretti. Proprio le tempistiche ci hanno in un certo senso costretto a puntare su ragazzi che già facevano parte di questa società. La differenza sostanziale con gli altri anni è che un po’ perché obbligati, un po’ perché io come forma mentis ce l’ho sempre avuto, abbiamo dato loro fiducia. Stiamo parlando di ragazzi del 2005, 2006 e 2007 che hanno potenziale e mi auguro che quest’anno possano esprimerlo ancora di più. Poi a dicembre abbiamo inserito anche elementi più esperti, ma, nonostante ciò, i giovani hanno continuato a giocare facendo bene".
Il premio "La sensazione quando si vince un premio – ha proseguito il ds gialloblù – è sempre positiva, perché dà valore al lavoro svolto dalla società e mi auguro che questo trend possa continuare. Inoltre, siamo comunque un bacino piccolo rispetto alle realtà di Roma o della zona tiburtina, quindi il risultato assume ancora un valore maggiore".
Il territorio Si tratta di un giusto riconoscimento per il coraggio avuto a costruire una stagione, dopo la retrocessione ed il ripescaggio, affidandosi a dei ragazzi giovanissimi e soprattutto del territorio: "Questa è la dimostrazione che se si vogliono far giocare i giovani non lo si fa solo per il dato anagrafico in sé. Io polemizzo con quest’obbligo innaturale di dover schierare per forza dei giovani, perché non si rendono conto che la maggior parte delle società utilizza questi ragazzi finché sono utili e poi li abbandona. Secondo me si è visto anche un campionato di un altro livello. Non ho mai fatto la Promozione, ma quest’anno per diversi motivi, tra cui anche l’assenza di questo obbligo, si è alzata la competitività".
Ringraziamenti Infine, Angelucci passa ai ringraziamenti doverosi per il premio ottenuto: "A nome della società ringrazio il tecnico Daniele Ciocchetti che ha dato l’opportunità a questi ragazzi di giocare scegliendoli a volte anche a discapito dei più esperti. Inoltre, ringrazio anche i ragazzi stessi, visto che alcuni hanno affrontato il doppio impegno con la Juniores, cosa ammirevole".
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