L'intervista
Futbol Montesacro, con Salvadore per aprire un ciclo: la salvezza non basta più
Il tecnico dopo la nuova riconferma sulla panchina rossonera traccia il cammino da seguire nel prossimo futuro
Al terzo anno consecutivo sulla panchina del Futbol Montesacro, mister Tindaro Salvadore riparte con entusiasmo e obiettivi chiari. Tra conferme (spicca quella di Fiorentini) e nuovi innesti i rossoneri puntano a superare la quota di 50 punti raggiunta nella passata stagione.
Mister qual è il bilancio delle stagioni passate e come nasce la decisione di proseguire insieme?
"Sono molto felice di aver rinnovato il rapporto con il Futbol e questo lo devo soprattutto ad Oliva, oggi nostro ds. Quello passato è stato il primo anno insieme ed abbiamo deciso di aprire un ciclo. Rispetto alla stagione 2023/2024 in cui siamo subentrati in corsa, nella scorsa abbiamo dato vita ad un nuovo percorso, cambiando sistema di gioco e modo di interpretare sia le partite che gli allenamenti. A livello sportivo credo che i risultati si siano visti dato che è stata la miglior stagione di sempre da quando siamo in Promozione".
Qual’è l’obiettivo per questa stagione?
"Non abbiamo più lo status di una squadra che dovrà salvarsi ma bensì di una rosa di categoria che può far sicuramente bene. L'obiettivo ovviamente è quello di fare meglio dell’annata precedente e quindi superare quota 50 punti vorrebbe dire aver fatto un passo in avanti".
Come giudica il mercato e quali sono le sue aspettative sui nuovi acquisti?
"Intanto ci tenevo a salutare chi non farà parte del Futbol in questa stagione, Caldarelli e Michetti su tutti perché hanno sempre dato il loro supporto all’interno dello spogliatoio. Per quanto riguarda il mercato in entrata abbiamo centrato tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Gli acquisti di Mari e Barbarisi hanno aumentato notevolmente la qualità di questa squadra, ci daranno una grossa mano. Con gli arrivi di Roscini, Franceschini, Cortellesi, Bondi e Greco abbiamo creato in ogni reparto quel dualismo che può solo portare vantaggi ad un allenatore".
Un pensiero va al protagonista della scorsa stagione: quanto è importante la permanenza di Fiorentini?
"Lo scorso anno ha vissuto la sua miglior stagione, merito del sacrificio e dell’abnegazione che ha messo in settimana e dell’apporto di tutti i suoi compagni. Ogni allenatore quando programma la nuova stagione, ha bisogno di avere con sé una buona base di partenza e chiaramente lui è stato una priorità per poter continuare questo progetto. Ci tengo a sottolineare che ci sono giocatori come Sterpetti, Soldano, Miccio, Lunghi e Grimi che danno a questa maglia quel senso di appartenenza che purtroppo oggi nel calcio si è perso".
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