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L'intervista

Poggio Mirteto, Domenici torna per dare il massimo con lo stile mirtense

Ritorno di fiamma per il tecnico, che dopo un anno di separazione è pronto ora a portare in alto i sabini

27 Agosto 2025

Poggio Mirteto, Domenici: "Felice di essere tornato, siamo pronti a dare il massimo"

Antonio Domenici torna a guidare il Poggio Mirteto (Foto d'archivio)

Perché, si sa, si torna sempre dove si è stati bene. E lo dimostra perfettamente la storia tra il Poggio Mirteto e Antonio Domenici, che, dopo solo un anno di separazione, si intreccia nuovamente sullo stesso cammino. Una sola stagione incompiuta al Valle del Peschiera per il tecnico, che ritrova quindi, dopo circa sei mesi di stop, il club reatino per il quarto anno da allenatore. Nei tre precedenti era arrivata la conquista della Promozione al termine di uno spettacolare campionato di Prima Categoria e, nei due successivi, era stato sempre mantenuto il torneo cadetto. Un calcio sempre apprezzabile, quello di mister Domenici, costantemente rivolto alla valorizzazione dei giovani, che può rappresentare il giusto trampolino di lancio per tuffarsi nella prossima stagione.

Un ritorno che sa di casa. Che sensazioni prova nel ritrovare questi colori?

“Si tratta di un amore che non è mai finito, perché questa piazza è da sempre nel mio cuore. Il progetto prevedeva una crescita graduale: dalla Prima Categoria fino all’Eccellenza. Per diversi motivi si era interrotto, ma quando si è presentata l’occasione di riprenderlo non ho esitato un attimo a dire sì alla società. Sono felice di essere tornato. Qui ormai ho una profonda amicizia, personale e familiare, con l’intera società. In particolare, con il presidente Antonelli c’è un legame speciale, il più forte di tutti.”

Quali sono i principali aspetti sulla quale sta focalizzando il suo lavoro?

“Alla squadra cerco di trasmettere tre principi fondamentali, che ho condiviso fin dal primo giorno. Il rispetto: verso i compagni, la società, lo staff, le strutture. Ma anche rispetto per avversari, arbitri, dirigenti e tifosi. Mi piace definirlo “stile mirtense”: elegante, sobrio, serio e qualitativo. L’impegno: uso spesso un’espressione che i ragazzi conoscono bene, “gas a martello”. Per me significa dare sempre il massimo, in allenamento come in partita. La Promozione è un campionato ibrido, dove una singola disattenzione può costarti cara. Per questo bisogna andare forte con la testa, con le gambe e anche con il cuore.  E poi la voglia di migliorare. Abbiamo ragazzi giovani, giocatori nel pieno della maturità e altri più esperti. A tutti ho detto che, se vogliamo restare competitivi, dobbiamo avere il coraggio di crescere sempre.”

È soddisfatto del mercato estivo della squadra? C’è qualche reparto ancora da completare?

“La rosa a disposizione è di grande qualità. Ho in mano un gruppo di 27 giocatori, con diversi giovani dalle ottime prospettive. Alcuni ragazzi ho avuto la possibilità di sceglierli e portarli con me, e oggi posso dire che la squadra è completa e competitiva in ogni reparto. Mi piace molto l’alchimia che si sta creando tra giovani e giocatori più esperti. È una rosa che mi soddisfa pienamente, sia dal punto di vista umano che da quello tecnico.”

E per quanto riguarda la prossima stagione…

“Il nostro obiettivo è quello di migliorare sempre rispetto a quanto fatto in precedenza. Lo scorso anno mister Rodolfi ha svolto un lavoro di grande qualità. Ora la sfida è fare un passo in più, portando il Poggio Mirteto a giocare partite importanti, con l’ambizione di raggiungere i playoff e, perché no, conquistare l’Eccellenza. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma noi abbiamo la determinazione di stare nelle prime posizioni.”

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