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Dopo gara
30 Ottobre 2025
Emanuel Carlini (Foto ©De Luca)
Tutto in equilibrio tra Luiss e Città di Cerveteri che si danno battaglia, alla fine però esce fuori un giusto 0-0. Per la prima volta in stagione quello che è il miglior attacco del girone B con 17 gol segnati, non riesce a trovare la via del gol. Le occasioni gli universitari ce l'hanno eccome, una clamorosa nel primo tempo, l'altra altrettanto clamorosa nel secondo tempo. Dopo 10 minuti possono sbloccarla ma Tocci sbaglia un calcio di rigore. Nel secondo Spizzichino colpisce una traversa. A spiccare è la prestazione di Emanuel Carlini, portiere classe 2007 del Cerveteri che, con un grande intervento, neutralizza il penalty del numero 9 biancoblu. Il numero 1 ha saputo sfruttare a pieno l’occasione concessagli da mister Ferretti, su questo prezioso punto c’è la sua firma, ora testa al ritorno all’Enrico Galli di Cerveteri, chi vince passa il turno, la Luiss però ha dalla sua parte anche i gol in trasferta.
Siete riusciti a pareggiare una partita che inizialmente con quel calcio di rigore poteva mettersi male. Potevate fare di più o va bene così?
“È stata una partita molto tosta e fisica, loro sono una squadra ben organizzata e sono forti tecnicamente. Penso che abbiamo fatto una buona gara e se fossimo riusciti a sfruttare meglio alcune occasioni potevamo anche portarcela a casa.”
La sfida è tutta aperta, ci saranno altri 90 minuti per decretare la squadra che passerà il turno. Come vi preparerete?
“Sì, è ancora tutto apertissimo. La prepareremo con la stessa concentrazione di sempre. Ci teniamo molto alla coppa, puntiamo a dare il meglio.”
Che emozioni ti ha dato il rigore parato?
“Bellissime emozioni perché mi sono sentito molto utile alla squadra. Per un portiere parare un rigore è un’iniezione di fiducia che ti porta a giocare più tranquillo e sicuro nell’arco della partita. Non è solo merito mio ovviamente, penso che la squadra abbia fatto una buona partita sotto molti aspetti. Se proprio devo dire la verità in allenamento non me la cavo molto bene sui rigori, in partite ufficiali mi è invece capitato molto spesso di pararli.”
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