L'intervista
Città di Fiano, Carbonara: "Primato inaspettato. Ma vogliamo tenerlo"
Il direttore sportivo biancoazzurro non chiude le porte a possibili innesti nel mercato invernale per continuare a competere al vertice
In pochi, alla vigilia del campionato, avrebbero pensato che LUISS - Città di Fiano sarebbe stata la gara in cui i biancoazzurri neopromossi avrebbero conquistato la vetta solitaria del girone B. Invece è esattamente ciò che è accaduto domenica: dopo undici turni di campionato la formazione di mister D'Achille è prima da sola. Prova inequivocabile che il lavoro fatto in estate, ancor prima di avere l'ufficialità del salto tra i cadetti dopo il secondo posto in Prima Categoria, ha dato frutti eccellenti. Anche migliori di quelli che lo stesso club si aspettava: "Stiamo andando oltre le più rosee aspettative - sottolinea il direttore sportivo del Città di Fiano, Mario Carbonara - visto che il gruppo era stato costruito per conquistare una comoda salvezza".
Dunque il vostro nasce come un progetto a lungo termine?
"Esattamente: l'idea con cui siamo partiti era quella di costruire basi solide in vista della prossima stagione. Invece questi ragazzi hanno avuto un exploit straordinario, mostrando che la ricetta pensata in estate era giusta. Abbiamo scelto di puntare su un gruppo fortemente identificato con questi colori e con questo territorio: l'attaccamento alla maglia sta dando quella spinta in più che sta segnando la differenza tra noi e gli avversari. Contando che che la nostra realtà mancava da questi campionati da qualche tempo, possiamo dire di essere di fronte ad un avvio di stagione davvero stupefacente".
Quali sono gli obiettivi che vi siete posti con il presidente Fabio Paradisi al momento di dare il via a questo ciclo?
"Sono alla mia seconda stagione al Città di Fiano e, senza tema di smentita, posso dire che abbiamo già fatto grandi passi avanti. Innanzitutto abbiamo ristrutturato il Pertini, impianto che era caduto in disuso, grazie al grande impegno del nostro presidente. In più, da questa stagione è ripartita anche l'attività del settore agonistico, che siamo riusciti ad affiancare all'attività di base. Stiamo quindi proseguendo passo dopo passo, cercando di far crescere la nostra realtà territoriale oltre che quella societaria. Tutto il nostro percorso è improntato alla serietà e alla voglia di non andare oltre le nostre reali possibilità".
Che tipo di campionato vi state trovando ad affrontare? Qual è il livello attuale della Promozione secondo lei?
"Come sempre parliamo di una categoria complicata. In ogni campo in cui andiamo troviamo squadre attrezzate che possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario. La riprova è nel fatto che il nostro unico ko fino a questo momento è arrivato contro il Real Tirreno, altra formazione ripescata dalla Prima Categoria e attualmente penultima: vuol dire che il livello tra l'alta e la bassa classifica non è così diverso. Tutt'altro. Dunque non si può mai dare nulla per scontato".
Quali criteri avete scelto di seguire per la costruzione della rosa?
"Uno. E anche semplice: l'attaccamento alla maglia e al territorio. I tre quarti della rosa sono formati da giocatori della nostra zona, dunque sentono particolarmente questo impegno. Per di più, molti di loro sono giovanissimi, altra caratteristica su cui abbiamo puntato fortemente. E la bontà della scelta si è rivelata proprio nella sfida contro la LUISS: il migliore in campo è stato un classe 2006, in rete sono andati un 2008 ed un 2007. Vogliamo che il nostro sia un progetto a lungo termine ma allo stesso tempo ambizioso, motivo per cui abbiamo scelto di puntare su elementi di qualità come Ushe e Pangallozzi, ai quali voglio rivolgere un ringraziamento particolare visto che hanno scelto di sposare la nostra causa anche prima di sapere che avremmo giocato in Promozione".
Visto che l'appetito vien mangiando, sono in programma rinforzi per il mercato invernale così da provare a mantenere l'attuale posizione di vertice?
"Innanzitutto va dato il merito di questo avvio straordinario al lavoro dello staff tecnico e della rosa. Ovviamente vogliamo provare a restare in vetta, quindi se dovesse presentarsi qualche occasione proveremo di sicuro a sfruttarla. A patto, però, che si tratti di giocatori funzionali al sistema di gioco e pronti ad integrarsi nel nostro progetto".
Parte del merito, però, è anche della dirigenza che ha saputo costruire questo gruppo.
"Abbiamo cambiato 16 giocatori rispetto alla passata stagione, non era facile trovare subito l'amalgama. Devo un grande ringraziamento al nostro presidente, perché mi ha dato fiducia ed assicurato tranquillità nel lavoro. L'impegno straordinario di staff e squadra sta facendo la differenza, dunque speriamo di proseguire su questa strada per provare a toglierci qualche bella soddisfazione da qui al termine del campionato".
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