Alessandro Finucci è uno di quei calciatori in grado di fare la differenza. Lo sanno bene al Vigor Sporting Center, che ormai si coccolano, e da qualche tempo lo fanno in maniera sempre più pronunciata, quel talento che con un pizzico di fortuna in più avrebbe potuto calcare palcoscenici di altro spessore. E dire che le occasioni non gli sono mancate, tra passaggi in Eccellenza e test con maglie da prof. Non è andata come magari in tanti si auguravano, ma il calcio, a ogni latitudine e categoria, sa regalare sogni ed emozioni in qualsiasi momento. E proprio quando l’eco del campo e le urla di un pubblico che ti conosce e ti apprezza si fanno più lontani, quando torni a sentirle addosso ti lasciano qualcosa di indelebile.
Finucci ha dovuto lottare lontano dall’area di rigore, contro un avversario che ha provato a metterlo ko ma che poi ha dovuto rinunciare all’offensiva per far spazio alla sua voglia di vincere. La sua rivincita totale, contro un destino che voleva disegnarlo come un semplice spettatore interessato, se l’è presa domenica mattina: alle spalle del portiere della Cynthia ha messo un calcio di rigore angolatissimo, imparabile e soprattutto decisivo. Un gol che è valso il momentaneo 2-0 per la Vigor Perconti, il ritorno al successo dopo un mese e dopo un punto nelle ultime tre giornate.
Ma a tornare, soprattutto, è stato un ragazzo di talento, che dai suoi 24 anni può chiedere ancora tanto a questo sport. Il primo gol stagionale con soli 30 minuti nelle gambe. Un’esultanza sfrenata e rabbiosa per tornare a sentirsi vivo: bentornato Alessandro.