Mercato

Borgo Palidoro: presi Arabia (2007) e Mario Larosa

I giallorossi rilanciano nella corsa all’Eccellenza: arriva l’Under e si aggiunge esperienza sulla trequarti

Il Borgo Palidoro non vuole lasciare nulla di intentato e, vista l’attuale situazione di classifica, non intende lasciarsi scappare l’occasione di giocarsi fino in fondo le proprie carte nella corsa alla promozione diretta in Eccellenza. La lettura è lineare: per reggere pressione e calendario serve continuità di rendimento, ma anche una rosa in grado di assorbire rotazioni e gestire gli snodi che spesso decidono una stagione. Da qui la scelta di tornare sul mercato con due operazioni che, per profilo e collocazione, puntano a dare a Stirpe opzioni coerenti con il suo modo di intendere il calcio.

Arabia (2007), un Under di prospettiva per la difesa

Il primo tassello è un investimento sul presente e sul futuro: arriva un giovane in quota Under, Mattia Arabia (2007), difensore che ha vinto il titolo italiano Under 19 con la maglia dell’Ostiamare e che in questa stagione si era spostato in Eccellenza con la maglia del Campus Eur. Un innesto che, per caratteristiche e percorso, si colloca nel perimetro delle scelte di struttura: ampliare il ventaglio in un reparto chiave e, al tempo stesso, inserire un elemento già abituato a contesti competitivi, con un bagaglio recente che parla di crescita e di ambizione.

Larosa, esperienza e soluzioni tra trequarti ed esterno

Il secondo movimento si posiziona invece sul fronte dell’impatto immediato. Il nome è quello di Mario Larosa, profilo ben più noto e destinato a incidere sulle soluzioni offensive. Approdato in estate al Ladispoli, è pronto a dare molto più di una semplice alternativa al tecnico: l’idea è aggiungere una risorsa capace di rinforzare un reparto già di spessore, lavorando sulla trequarti e, all’occorrenza, anche sull’esterno.

La lettura: gestione del rischio e margini di crescita

Nel complesso, la doppia operazione disegna un messaggio chiaro anche sul piano strategico: il Borgo Palidoro non si limita a presidiare la propria posizione, ma prova a consolidare il perimetro competitivo con scelte complementari. Un Under che amplia profondità e prospettiva in difesa, un innesto esperto che può alzare il tasso di soluzioni tra trequarti ed esterni. In un campionato dove la promozione diretta spesso passa dalla capacità di non disperdere punti e di risolvere le gare di misura, la sensazione è che il club stia lavorando per ridurre rischio e aumentare marginal gain, tenendo aperta la finestra sulla vetta fino all’ultima curva.

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