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20ª giornata
19 Gennaio 2019
Sinistro. Sirigu. Scivolata, aggancio di destro e ancora sinistro. Gol. Signore e signori giù il cappello di fronte a Nicolò Zaniolo: il nuovo diamante giallorosso.
Nell’anticipo della ventesima giornata di Serie A, la prima di ritorno, la Roma di Eusebio Di Francesco riesce ad avere la meglio di un Torino ostico e sempre ben organizzato, che già ad Agosto era riuscito ad imbrigliare Dzeko e compagni. E pensare che le cose non si erano messe per niente bene: dopo pochi minuti, infatti, il tecnico ex Sassuolo è costretto a rinunciare ad Under infortunato (ventiseiesimo guaio muscolare della stagione: Trigoria ci sei?). Dopo appena sei minuti tocca a El Shaarawy ma sono i più attesi a rubare l’occhio: Karsdorp, Zaniolo, Cristante e Pellegrini.
Zaniolo-Kolarov: 2-0. Due sinistri: quello di Nicolo Zaniolo al 15’ e quello di Aleksandar Kolarov al 34’. Il serbo, a segno anche lo scorso anno contro il Toro e sempre su calcio piazzato, dal dischetto spiazza Sirigu sfruttando al massimo un calcio di rigore guadagnato da El Shaarawy su un assist strepitoso di Karsdorp. L’olandese è probabilmente uno dei migliori: il terzino lento, impacciato, svogliato e infortunato è solo un lontano ricordo. Prossimo a diventare papà, l’ex Feyenoord sfodera una prestazione meravigliosa, complice una Roma finalmente difranceschiana, padrona del campo in ogni zona.
Quando El Shaarawy si divora il gol del ko a pochissimi istanti dall’intervallo, i giochi sembrano praticamente fatti. Mai fare questi discorsi con la Roma: prima Iago Falque prende un palo a Olsen battuto, poi si va negli spogliatoi. E’ solo il preludio ad un inizio ripresa da incubo.
Pazza Roma amala. Rincon con un piazzato e Ansaldi dalla distanza: 2-2. I sogni giallorossi di rimonta Champions si incartano di nuovo. Di Francesco schiuma, prova qualche cambio, risistema la squadra. Spazio al 4-2-4 con l’ingresso di Schick, giocatore ritrovato e completamente a suo agio in questo collettivo: si può avere il numero del suo mental coach? Il gol è nell’aria è arriva grazie alla combinazione degli “zii”: no look di Pellegrini e piattone vincente del faraone: 3-2. Nel finale succede poco o nulla: Belotti in scivolata prova a pareggiare ma non trova la porta. Ci riesce, invece, Kolarov abile a ribattere in rete un tiro di Schick deviato da Sirigu: il serbo, però, è in fuorigioco e Giacomelli non può che annullare. Nota finale e polemica sulla direzione arbitrale: il direttore di gara triestino, infatti, riesce nell’impresa di scontentare tutti. Perché non andare a rivedere al Var, il tocco di mano di Lyanco, ad esempio? Misteri di questi nuovi protocolli…
Numeri. Contando anche la Coppa Italia, questa è la quarta vittoria consecutiva della Roma, che dopo l’Allianz Stadium ha battuto nell’ordine: Sassuolo, Parma, Entella e Torino. Il sorpasso alla Lazio è realtà, così come il quarto posto: l’ultimo utile per la Champions. E’ vero: i biancocelesti devono ancora giocare (saranno impegnati domani sera al San Paolo) e l’Inter dista sei punti con un turno da disputare. Ma quello che si è visto oggi, specie nella seconda parte del primo tempo, fa ben sperare per il futuro: e manca anche il mercato…
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