22ª giornata

La Roma sbatte contro Donnarumma: col Milan è 1-1

Nel posticipo dell'Olimpico, lo spareggio Champions si conclude con il più classico dei pareggi. Apre Piatek e chiude Zaniolo ma la squadra di Di Francesco meritava qualcosa in più. La rincorsa al quarto posto non si ferma

Se dopo la batosta di Firenze, ci si aspettava una reazione, è una reazione quella che si è vista. Eppure non è bastata. Se, infatti, oltre al momento di difficoltà della squadra, ci si mette anche la sfortuna e la super prestazione di Gigio Donnarumma, per i tifosi  giallorossi si fa veramente dura. Per cena ancora fegato con le cipolle. Per quanto, ragionando a mente fredda, quello che si è visto in campo deve far ben sperare per il futuro. Considerando che la zona Champions, in questo momento, dista solo un punto (le 36 lunghezze del Milan) e che l’Inter non sta affatto brillando. E da settimane. Ma senza dimenticare che la Lazio e l’Atalanta, sesta e settima forza del campionato, devono ancora giocare e che quindi l’aggancio potrebbe essere servito solo tra 24 ore. Ci penseremo a tempo debito. Ora c’è da concentrarsi sull’ennesima partita da “dolore e fastidio” di questa stagione. 

 

Risultato no, prestazione sì La Roma, dunque, impatta sul Milan e soprattutto contro Donnarumma, oggi quasi insuperabile, non andando oltre un tristissimo 1-1. Triste il risultato, non la prestazione, con i giallorossi capaci di dominare una delle principali avversarie per la corsa Champions, dal primo all’ultimo minuto. O quasi, se si fa eccezione per i sessanta secondi durante i quali, complice un errore gigantesco di Lorenzo Pellegrini che si fa soffiare palla da Paquetà, il Milan è riuscito a trovare la zampata decisiva per il gol del vantaggio. Azzerato dalla solita cattiveria di Zaniolo ma, dopo essersi trasformato in pareggio, difeso in tutta la sua importanza da Donnarumma e dai suoi amici legni. 

 

Eusebio senza paura Nonostante i “mille” indisponibili, il freddo, il peso dei sette gol di Firenze, uno stadio irritato (alle formazioni fischiati tutti tranne De Rossi e Zaniolo), Di Francesco dimostra di non aver nessun timore. In campo vanno i più forti. E tutti insieme. Per cui, oltre al rientro del Capitano, spazio a Dzeko con Schick e Zaniolo. In difesa, invece, si rivede la coppia Manolas-Fazio. 

 

Pellegrini che fai? La Roma parte bene. Meglio degli avversari. Rumina gioco, accorcia gli spazi, trova gli spunti giusti. Eppure è il Milan a passare: Pellegrini perde una brutta palla sulla sinistra, Paquetà se ne impossessa e Piatek è sempre puntualissimo: 0-1. Olimpico gelato. Ma che non sarà la solita serata da lacrime e sangue lo si capisce quasi subito. Zaniolo, Schick, poi Dzeko: Donnarumma è insuperabile. Cede solo al talentino ex Inter ad inizio ripresa, dopo un ennesimo intervento pazzesco su un tocco ravvicinato di Musacchio. Da quel momento in poi in campo rimarrà solo la Roma, fermata ancora dalle parate del portiere della Nazionale e dal palo pieno colto, in sospensione, da Pellegrini. 

Nel finale c’è anche tempo per l’ultimo brivido: Laxalt, appena entrato, impegna Olsen in una presa bassa non semplice. Ma la rabbia che la Roma schiuma mista a sudore, purtroppo non si tramuterà in altro. Tra i fischi assordanti dell’Olimpico si torna a casa con uno scialbo 1-1. Il quinto risultato utile consecutivo in campionato. Servirà per raggiungere la Champions? Tu “ammucchia Gasperì…”

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