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05 Febbraio 2019
Caicedo ed Immobile
La Lazio di Inzaghi versione 2018-19 ha un problema col gol. O meglio: non è più una squadra che segna a raffica. Solo in campionato nella passata stagione arrivarono 89 centri (solo in Serie A). Finora il bottino è lontano in maniera consistente, con i biancocelesti che hanno messo dentro soltanto 31 gol in 22 partite, facendo registrare il penultimo attacco tra le prime sette in classifica (alla pari con l'Inter e davanti al Milan). Una soluzione può arrivare da una maggior presenza in zona gol di Milinkovic, Luis Alberto e Correa (insieme hanno messo 7 gol) ma anche da una maggior coesistenza tra il bomber principe Ciro Immobile (11 centri) e Felipe Caicedo, 2 con quello messo a segno ieri allo Stipre (tra l'altro di ottima fattura). L'ecuadoriano dimostrato di saper duettare perfettamente con il numero 17. Si è visto contro il Frosinone, anche se l'assist è del Mago, lo si è notato sin da subito nella trasferta di Milano contro l'Inter in Coppa Italia. Scambi rapidi ed un'intesa che appare vincente, con i due che si cercano e si trovano. Le prime avvisaglie erano arrivate anche in Europa League guando giocarono insieme contro lo Zulte (entrambi a segno) e contro Vitesse e Nizza, con El Panteron che trovò il momentaneo 1-1. Altri ottimi segnali di convivenza sono arrivati col Genoa, vittoria per 4-1 con i due giocatori a segno. Insomma, possono coesistere. Non diciamo 'devono' perché questo escluderebbe altri interpreti capaci di accendere la Lazio. Ignorare però il segnale sarebbe delittuoso e in una rincorsa Champions così affollata qualche gol in più non guasterebbe di sicuro. Quelli che lo stesso Caicedo deve imparare a fare: finora ha dimostrato di essere un buonissimo rifinitore, se iniziasse ad inquadrare la porta diventerebbe davvero l'uomo in più.
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