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QUI FROSINONE
02 Marzo 2019

Da Genova, a Genova. Qui si fa il Frosinone. Il destino dei ciociari legato alla città della lanterna. Un mese fa il gol di Ciofani ha steso i blucerchiati ed è risultato sufficiente difendersi per portare a casa i tre punti. Adesso si avvicina inesorabile la primavera e il tempo stringe. Ogni passo falso si paga caro e impostare le gare sulla cautela non serve. Se è vero che i conti vengono fatti alla fine, tra la gestione Moreno Longo e quella di Marco Baroni un aspetto non è cambiato: in casa mancano le vittorie. Cruda realtà delle squadre incastrate nella lotta per la salvezza, se non sfruttano il fattore campo difficilmente riusciranno nell'impresa.
Empoli-Parma. Udinese-Bologna. Genoa-Frosinone. Sei delle ultime otto si incrociano. Il Chievo dopo il pari interno con il Genoa, in casa del Torino sembra spacciato. Al "Castellani", alla "Dacia Arena" e al "Ferraris" passa un tassello di quelli fondamentali per completare il puzzle della Serie A. Il Bologna dal cambio Inzaghi-Mihajlovic è migliorato in gioco e autostima: non vinci a Milano con l'Inter e metti i brividi alla Juventus per caso. L'Empoli si è arreso al Milan, ma di questi tempi in pochi riuscirebbero a contrastare Piatek e soci e il Genoa di Prandelli corre in serie positiva da cinque turni: la cura dell'ex CT azzurro funziona, i grifoni hanno 9 punti nell'ultimo mese. Il Parma soltanto uno, il Frosinone sei, Bologna, Udinese, Cagliari ed Empoli quattro. I gialloblù rosicchiano qualcosa, ma ancora non è abbastanza. Non vincono allo "Stirpe" dal 16 giugno 2018. Era Serie B, la finale playoff segnata da Maiello e Ciano. La classifica è un'equazione semplice da risolvere: un punto e una lettera fanno tutta la differenza del mondo. A, B, C. C come Ciofani. Un déjà vu.
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