Alessio Pralini: "Io bomber per caso, resto un difensore"

Non capita tutti i giorni ad un difensore di sentirsi dire dal proprio allenatore “entra e mettiti in avanti” quando mancano ancora 15 minuti al termine della gara. E capita ancor meno spesso di ritrovarsi ad essere decisivi, siglando la rete del 2-2 che regala il pareggio alla propria squadra. Oggi è successo ad Alessio Pralini, difensore del City, che contro l’Herculaneum è partito dalla panchina per poi entrare nella fase finale e ritrovarsi schierato nel ruolo di falso nueve (che più falso non si può). Con il senno di poi, bisogna dare ragione a mister Santoni, perché è proprio dalla testa di Pralini che è arrivato il gol del 2-2 che ha deciso la gara del Superga.

“Sicuramente non me l’aspettavo - ha commentato Alessio Pralini in sala stampa al termine dei 90 minuti - Non mi era mai capitato prima di giocare in attacco, e soprattutto non pensavo di avere la possibilità di farlo per più di un quarto d’ora. È stato emozionante, molto, e nemmeno mi ricordo come ho esultato perché non ci ho veramente capito più niente! Sono contento per me, ma soprattutto per la squadra: dopo il punto di Anzio ci prendiamo questo pareggio che muove un po’ la classifica ma soprattutto tiene alto il morale di tutti noi”. A questo punto, la domanda nasce spontanea: sarà mica che il Città di Ciampino ha trovato l’attaccante che serviva dopo l’infortunio di Fiore?

“No, per carità - sorride Alessio - Io sono un difensore, o almeno ci provo,  poi se serve gioco dove chiede l’allenatore, anche in porta. Cosa ho pensato quando il mister mi ha detto di mettermi in avanti? Sinceramente, che avrei combinato qualche danno! Però ci ho provato, e ce l’ho messa tutta. Credo di aver fatto bene, poi è arrivato addirittura il gol, quindi non potevo pretendere di più. Peccato per quella bandierina alzata allo scadere, ma visto come si era messa va bene così”.